L’UE valuta per la prima volta l’utilizzo dello strumento anti-coercizione per rispondere ai dazi USA, ecco cosa prevede il ‘bazooka’ europeo.
Negli ultimi mesi, il clima commerciale internazionale si è fatto sempre più teso tra USA e UE ma non solo. Con l’introduzione di nuovi dazi USA, si è aperto un fronte che mette a dura prova i rapporti tra Washington e Bruxelles. L’amministrazione statunitense, guidata da Donald Trump, ha infatti deciso di imporre barriere su una serie di prodotti europei, riaccendendo i timori di una guerra commerciale.
A questa situazione si somma una crescente preoccupazione per il rischio di coercizione economica, una strategia sempre più utilizzata a livello globale per influenzare le scelte politiche e strategiche degli avversari. In risposta a queste pressioni, l’Unione europea ha deciso di dotarsi di un meccanismo innovativo e potente, approvato nel dicembre 2023 ma mai attivato fino ad ora.

Cos’è lo strumento anti-coercizione dell’UE?
Lo strumento anti-coercizione, soprannominato ‘bazooka’ europeo per la sua forza deterrente, è stato progettato per difendere la sovranità economica dell’UE. Esso consente di rispondere a misure come dazi punitivi, embargo commerciali o ostacoli doganali, tramite contromisure proporzionate e mirate. Il processo prevede un confronto iniziale con il Paese responsabile, seguito – se necessario – da azioni come restrizioni su beni, servizi o investimenti.
Il meccanismo, che coinvolge Commissione e Consiglio europei, garantisce anche la partecipazione di imprese e stakeholder, mantenendo un equilibrio tra efficacia e trasparenza.
Qual è la posizione dell’Italia?
In un contesto europeo diviso, l’Italia gioca un ruolo cruciale. Mentre Francia e Germania spingono per colpire il settore tecnologico americano, il governo italiano, insieme a Romania, Grecia e Ungheria, si mostra più cauto. Giorgia Meloni si oppone all’immediato utilizzo dello strumento, temendo ripercussioni su altri settori strategici.
Eppure, la pressione cresce. La novità emersa nelle ultime ore è che la Commissione europea, spinta da un fronte sempre più compatto, si prepara ad attivare per la prima volta il ‘bazooka’. Se ciò accadesse, sarebbe un passo storico: l’UE risponderebbe con forza ai dazi USA, inaugurando una nuova fase della politica commerciale europea.