DAZN, indagine sugli ascolti della Serie A: guai in vista?

DAZN, indagine sugli ascolti della Serie A: guai in vista?

Agcom ha deciso di avviare un procedimento nei confronti di DAZN in merito agli ascolti della Serie A. Si potrebbe arrivare a una sanzione.

Agcom ha avviato un procedimento contro DAZN al fine di approfondire le condotte della piattaforma di streaming in merito alla misurazione degli ascolti delle partite di Serie A. Questo è quanto riporta Il Sole 24 Ore, spiegando che si dovrebbe trattare di un procedimento sanzionatorio il quale dovrebbe vedere la luce questa settimana. Non è detto che si debba arrivare a una sanzione, ma in Agcom si pensa ci sia un grande divario fra i dati di Auditel (relativi a smart Tv) e i dati di DAZN (relativi a tutti i device), autoprodotti ed elaborati da Nielsen.

Un aspetto dal quale dipende anche parte della ripartizione (8%) dei ricavi legati ai diritti tv alle società. La delibera ha deciso, da ciò, che per la stagione attuale farà fede il dato certificato da Auditel. Per le prossime due stagioni, l’Autorità ha stabilito che a certificare il dato sarà un Jic (un organismo con tutte le componenti del mercato) “in grado di produrre un dato univoco, trasparente e certificato di total audience.

DAZN

La delibera

A fine marzo, Auditel ha rilasciato il dato di “total audience”, con tutti i device connessi. La delibera 18/22 stabiliva quanto segue: “la società DAZN comunica all’Autorità, entro sessanta giorni dalla notifica del presente provvedimento, le iniziative assunte in esecuzione di quanto prescritto”. Quanto comunicato, però, non avrebbe convinto totalmente. Da qui, stando a quanto scrive Il Sole 24 Ore, è partito l’avvio dell’approfondimento.

Le dichiarazioni di DAZN

Da ciò, Agcom avrebbe deciso di fare un passo in avanti per accelerare questa situazione. Dalle parti di DAZN, non sono però di questo stesso parere: “L’azienda sta procedendo in piena e costruttiva collaborazione con Auditel alla realizzazione di ogni utile attività finalizzata al pieno adempimento della decisione del 20 gennaio 2022”, ha dichiarato la piattaforma di streaming.