Il ddl Codice Rosso passa al Senato. La Camera ha dato il via libera al testo che nelle prossime settimane sarà discusso al Senato.
ROMA – La spaccatura sulla castrazione chimica non ha fermato il decreto legge sul Codice Rosso che è ufficialmente passato al Senato. Montecitorio con 380 voti a favore ha dato il via libera al testo che ora sarà discusso a Palazzo Madama e non sono escluse novità dell’ultima ora. In questo caso ci sarebbe una terza lettura ma si tratta al momento solo di un’ipotesi che resta molto remota.
Ddl Codice Rosso approvato alla Camera: c’è il Revenge Porn, no la castrazione chimica
La discussione alla Camera sul ddl Codice Rosso è durata un po’ più del previsto perché tra Lega e M5s non si è mai trovato il compromesso giusto su alcuni emendamenti. Esempi chiarissimi il revenge porn e la castrazione chimica. Sul primo la maggioranza è riuscita più o meno ad arrivare ad un compromesso che ha permesso di inserire la proposta nel decreto mentre sul secondo la divisione della maggioranza è stata decisiva per escluderla dalla legge. Il dialogo ora passa al Senato dove ci potrebbero essere delle importanti novità.
Ddl Codice Rosso, M5s attacca: “Il Centrodestra non esiste e la Lega è spaccata”
Il ddl sul codice rosso ha aperto una discussione tra Forza Italia e M5s. I Cinquestelle rivendicano la loro linearità: “Sul no alla castrazione chimica noi siamo coerenti – riporta La Repubblica – e il voto di oggi prova che un’alternativa di Centrodestra in Parlamento non esiste. Anche la Lega non è compatta“.
Dichiarazioni in risposta al tweet di Giorgio Mulè che aveva alzato un po’ i toni dopo il no alla castrazione chimica: “La maggioranza è andata in frantumi alla Camera. Però governano né d’amore, né d’accordo. Solo potere per il potere“.
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