La stella belga guida l’Atalanta alla vittoria sulla Lazio e mette in discussione le passate critiche sul suo acquisto
Nella recente vittoria dell’Atalanta sulla Lazio, con un punteggio di 3-1, una figura emerge prepotentemente all’attenzione di tutti: Charles De Ketelaere. Il giovane talento belga si è distinto come la stella indiscussa della partita, dimostrando con una doppietta e una prestazione straordinaria il motivo per cui il suo acquisto, in passato oggetto di critiche, è ora visto sotto una luce completamente diversa.
Il primo dei suoi gol, realizzato su rigore, e il secondo, frutto di un’azione personale, hanno evidenziato la sua capacità di essere decisivo nei momenti chiave. Questa esposizione non solo rafforza il valore di De Ketelaere sul campo ma solleva anche interrogativi sulle precedenti valutazioni fatte da Gerry Cardinale, il proprietario del Milan, che aveva espresso perplessità riguardo l’operazione di mercato che aveva portato il belga in rossonero.
La critica aperta e successiva esclusione di Paolo Maldini dall’ambito dirigenziale del club per decisioni di mercato come questa appare ora in una luce potenzialmente ingiusta. La performance di De Ketelaere, miglior giocatore in campo, non solo mette in discussione le precedenti critiche ma apre anche una riflessione su come le valutazioni dei talenti nel calcio richiedano tempo e pazienza per essere pienamente comprese e apprezzate.
