Una profonda analisi sul comunicato di De Laurentiis che tocca il cuore del calcio italiano, ma soprattutto l’Italia e Spalletti.
Il mondo del calcio si è soffermato, negli ultimi tempi, sulla vicenda legata a Luciano Spalletti, ex allenatore del Napoli, e alla sua clausola contrattuale fissata da De Laurentiis per arrivare ad allenare l’Italia. Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, si è sentito in dovere di chiarire la propria posizione attraverso un comunicato ufficiale, gettando una luce completamente nuova sulla questione.
Nel documento, De Laurentiis esprime il suo rispetto e affetto per la Nazionale, menzionando il suo amore giovanile per la squadra azzurra. Il presidente ha inoltre offerto a Spalletti, dopo la sua vittoria dello scudetto, un meritato periodo di riposo pur avendo ancora un anno di contratto con il Napoli.
L’attacco del presidente
Ma la questione principale del comunicato riguarda la penale. De Laurentiis ha chiesto specifiche garanzie per assicurarsi che Spalletti rispettasse questo periodo sabbatico. La polemica è nata quando, a poche settimane da due importanti gare della Nazionale, si è verificata la dimissione dell’allenatore Roberto Mancini, portando alla luce certe carenze a livello federale.
Il punto focale del comunicato sembra però non essere la questione monetaria. Anzi, De Laurentiis sottolinea che, sia per il Napoli che per lui personalmente, la cifra non è il problema. Il cuore della questione è il principio, la coerenza e il rispetto. Rispetto non solo per un contratto firmato, ma per milioni di tifosi che seguono con passione e dedizione la loro squadra.
Il presidente del Napoli mette in evidenza l’atteggiamento “dilettantistico” del calcio italiano, sottolineando la necessità di un cambiamento radicale nel modo in cui il sistema calcistico nazionale gestisce le sue controversie. Solo attraverso un reale rispetto delle regole e degli accordi, il calcio italiano potrà evolversi e crescere.
L’offerta di contratto
In conclusione, con questo comunicato, De Laurentiis non solo ha difeso la posizione del suo club, ma ha sollevato questioni cruciali che riguardano l’intero panorama calcistico italiano, spingendo verso una riflessione più profonda sul futuro del calcio nel nostro paese.
Questa la parte più dura del comunicato del presidente del Napoli: “offrendogli uno stipendio di 3 milioni netti per tre anni, non ci si può fermare di fronte all’accollo (pagare per conto dell’allenatore) di un milione lordo per anno per liberarlo dal suo vincolo contrattuale (impegno non solo verso il Napoli ma nei confronti di tutti i suoi milioni di tifosi). Tutto ciò è incoerente.“
