De Luca: “Prima la valanga di fango poi la valanga di polemiche”

De Luca: “Prima la valanga di fango poi la valanga di polemiche”

Il governatore della Campania Vincenzo De Luca interviene sulle polemiche relative alla tragedia di Ischia e all’abusivismo.

Ospite all’inaugurazione di un centro antiviolenza a Salerno il governatore della Campania ha parlato anche delle polemiche che stanno occupando la cronaca riguardo a quello che è accaduto a Ischia. «In Italia abbiamo questo singolare privilegio, che le disgrazie diventano sempre doppie. Prima c’è la disgrazia delle valanghe di fango e di acqua, poi c’è la disgrazia della valanga di chiacchiere e di polemiche inutili che non servono a cambiare di una virgola la situazione. Chiacchiere al vento in un Paese che non ha né la forza politica, né il coraggio per fare le scelte che sarebbero necessarie. È tempo perso» ha detto De Luca.

Il presidente della Regione Campania ricorda che la priorità è cercare i dispersi e recuperare i corpi dei concittadini che sono morti nella tragedia. “Siamo ancora in una fase di piena emergenza” ha ricordato Vincenzo De Luca sottolineando che l’altra emergenza è quella che riguarda ora le 230 famiglie da accogliere e ospitare perché rimasti senza casa. “Il governo ha stanziato due milioni di euro, la regione Campania quattro milioni di euro per la prima emergenza. Poi andrà affrontato il problema di fondo dell’assetto idrogeologico e dell’abusivismo».

Vincenzo De Luca

Basta con la litania del Paese fragile dopo ogni tragedia e poi nessuno fa niente

«L’assetto idrogeologico presuppone un impegno straordinario del governo nazionale” ha incitato il governatore campano che però ha anche detto di non sopportare più “questa litania sul Paese fragile. Se sappiamo che il Paese è fragile occorre una politica di lungo periodo, un investimento di dieci anni per mettere in sicurezza il territorio” ha dichiarato De Luca sottolineando che sono tante le cose che mancano come “istituzioni pubbliche che funzionano, comuni non svuotati di personale anche negli uffici tecnici, province distrutte, comunità montane inesistenti, luoghi istituzionali dedicati alle progettazioni.

Abbiamo distrutto tutti gli apparati pubblici in Italia, poi parliamo di manutenzione del territorio. Ma chi la deve fare questa manutenzione? Demagogia a ruota libera» critica il governatore. Secondo De Luca si sta facendo molta demagogia anche sul tema dell’abusivismo.

Avrete visto la foto di una villa che è lì appesa su un burrone. Mi verrebbe da domandare, per la verità anche a quel padre di famiglia, con quale coraggio porta la sua famiglia a vivere in quelle condizioni” si domanda De Luca che parla di irresponsabilità di chi realizza quegli immobili ma anche chi ci va a vivere. Per il governatore campano la soluzione starebbe nel cancellare dall’albo le aziende che realizzano opere abusive e i tecnici che fanno questi lavori. Solo così si può frenare l’abusivismo. Ma sono interventi che nessuno ha il coraggio di fare.

De Luca ricorda la sua proposta di qualche anno fa di rendere chiare le situazioni di abusivismo non sanabili, ovvero quelle fatte in aree idrogeologicamente pericolose. “Questo avrebbe consentito la possibilità di demolire. Un conto è dire bonifichiamo una piccola palude e questo lo puoi fare; un altro conto è dire prosciughiamo l’oceano Pacifico. In Italia abbiamo trecentomila alloggi abusivi, continueremo per decenni a sentire questa litania dopo ogni disastro, il Paese è fragile e poi nessuno farà niente» critica rassegnato il governatore campano.