Orrore: decapita la moglie dietro casa dei genitori, la testa ritrovata dentro la doccia

Orrore: decapita la moglie dietro casa dei genitori, la testa ritrovata dentro la doccia

Un uomo del Texas è stato condannato a 40 anni di carcere per aver decapitato la moglie poco dopo il matrimonio.

Il 23enne Jared James Dicus del Texas è stato condannato a 40 anni di carcere per il brutale omicidio della moglie Anggy Diaz, avvenuto l’11 gennaio 2023. La vicenda ha scioccato la comunità locale e suscitato grande interesse mediatico, portando alla luce dettagli agghiaccianti sulla dinamica del crimine e sulle motivazioni dell’assassino.

La confessione e il processo

L’omicidio è avvenuto nella contea di Waller, nei pressi di Magnolia. Dove la coppia viveva in una piccola cabina dietro la casa dei genitori di Dicus.

La mattina dell’11 gennaio, i genitori dell’assassino hanno chiamato le forze dell’ordine dopo aver sospettato che fosse avvenuto un crimine all’interno della loro proprietà. Quando la polizia è arrivata sul luogo, ha trovato la scena del crimine coperta di sangue e il corpo di Anggy Diaz decapitato.

Dicus ha confessato il crimine, dichiarando di aver decapitato la moglie. Le autorità hanno ritrovato la testa della vittima nella doccia del bagno, un dettaglio che ha reso l’episodio ancora più macabro e scioccante.

Durante il processo, il procuratore distrettuale Sean G. Whittmore ha confermato che Dicus non poteva avvalersi dell’attenuante dell’infermità mentale, nonostante fossero stati considerati possibili problemi di salute mentale. Uno psichiatra aveva infatti stabilito che Dicus era idoneo a sostenere il processo.

Le reazioni

La condanna di Jared James Dicus a 40 anni di carcere senza possibilità di libertà vigilata è stata accolta con sollievo dalla famiglia della vittima e dalla comunità.

In una dichiarazione, il procuratore Whittmore ha affermato come riportato da leggo.it: “La contea di Waller non tollera la violenza domestica. Crimini efferati come questo non resteranno senza risposta, cercheremo giustizia per le vittime di violenza domestica e manderemo un messaggio ai colpevoli che qui, noi combattiamo per le nostre vittime“.

Il caso ha sollevato nuovamente il dibattito sulla necessità di affrontare in modo più efficace la violenza domestica e i problemi di salute mentale che possono contribuire a tali crimini. L’orribile destino di Anggy Diaz è un tragico promemoria della vulnerabilità delle vittime di violenza domestica e dell’importanza di interventi tempestivi e adeguati.

Argomenti