Spazzacorrotti, la retroattività della norma è illegittima

Spazzacorrotti, la retroattività della norma è illegittima

La decisione della Corte Costituzionale sullo spazzacorrotti. Secondo la Consulta la retroattività della norma è illegittima.

ROMA – La decisione della Corte Costituzionale sullo spazzacorrotti boccia la retroattività. Secondo la Consulta è illegittimo applicare questa norma per i reati commessi prima dell’entrata in vigore. Una decisione presa dopo le numerose censure che gli stessi giudici hanno sollevato in passato.

Una ‘stretta’ riguarda anche alcuni benefici e misure alternative al carcere visto che a questi ultimi sono stati esclusi alcuni reati di corruzione. Una piccola sconfitta per il ministro Bonafede che nelle prossime settimane è chiamato a modificare la norma che lui stesso ha voluto fortemente nei mesi scorsi.

La decisione della Corte Costituzionale

La decisione della Corte Costituzionale sullo spazzacorrotti apre a scenari finora mai considerata. L’incostituzionalità della retroattività della norma potrebbe mettere ‘in salvo’ moltissime persone che attualmente erano sotto processo per corruzione.

Nelle prossime ore la Consulta spiegherà anche il perché di questa decisione secondo la quale la norma è incompatibile con il principio di legalità delle pene, sancito dall’articolo 25, secondo comma, della Costituzione. Inoltre, i giudici costituzionali hanno esteso ai reati di corruzioni la stratte sulla concessione dei benefici e delle misure alternative della detenzione.

Il ministro Bonafede (fonte foto https://www.facebook.com/Alfonso.Bonafede.M5S/)

Fari puntati sulla prescrizione

In attesa delle modifiche sullo spazzacorrotti, nei prossimi mesi al vaglio della Consulta potrebbe arrivare anche la norma sulla prescrizione. Molti giudici, infatti, hanno considerato questa riforma incostituzionale. Nessun passo indietro, almeno fino ad ora, da parte del ministro Bonafede che è al lavoro per approvarla.

Motivo per cui non possiamo escludere un’analisi della Corte Costituzionale nelle prossime settimane. Prima, però, deve entrare in vigore e i giudici devono far presente le possibili incongruenze di questa riforma. Una norma che da giorni è al centro della discussione della maggioranza visto che Italia Viva non ha nessuna intenzione di approvare la legge voluta da Bonafede.

fonte foto copertina https://www.facebook.com/Alfonso.Bonafede.M5S/