Arriva la “forte” decisione del Tar su l’intitolazione di Malpensa a Berlusconi

Arriva la “forte” decisione del Tar su l’intitolazione di Malpensa a Berlusconi

Il Tar della Lombardia ha rigettato il ricorso dei comuni contro l’intitolazione di Malpensa a Silvio Berlusconi.

L’intitolazione dell’aeroporto di Milano Malpensa a Silvio Berlusconi continua a far discutere. La questione è finita in tribunale con tre comuni – Samarate, Somma Lombardo e Cardano al Campo – che hanno presentato ricorso al Tar della Lombardia. L’obiettivo era bloccare il provvedimento con un decreto d’urgenza, ma la richiesta è stata respinta.

Il tribunale amministrativo, pur non avendo accolto l’istanza, non ha condannato i tre comuni al pagamento delle spese processuali. La decisione segna solo una tappa intermedia, con l’analisi di merito che avverrà nei tempi ordinari.

Silvio Berlusconi

Il rigetto della richiesta d’urgenza

Secondo il Tar, i motivi presentati dai sindaci dei comuni coinvolti non giustificano l’urgenza di fermare l’iter. I tre comuni avevano sollevato questioni legate all’impatto sul territorio, denunciando la mancata consultazione e il rischio di modificare l’identità dell’aeroporto senza il coinvolgimento delle comunità locali. Tuttavia, i giudici hanno ritenuto che non esista un “periculum in mora”, ossia un rischio immediato e irreparabile per i territori interessati.

I provvedimenti contestati risalgono a una serie di atti preparatori avviati dalla Regione Lombardia e proseguiti con delibere dell’Enac (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile), che hanno ricevuto l’appoggio del Ministero dei Trasporti guidato da Matteo Salvini.

La prima delibera di Enac, datata luglio 2024, ha dato il via al processo, culminato nella proposta ufficiale di intitolazione. I ricorrenti hanno denunciato la mancanza di consultazioni e trasparenza, sottolineando che una decisione di tale portata dovrebbe coinvolgere i comuni limitrofi per rispettare le prerogative del territorio.

La polemica politica sull’intitolazione a Silvio Berlusconi

Il ricorso non è solo una questione amministrativa ma anche politica. I tre comuni sono governati da giunte di centrosinistra, che contestano l’intitolazione per ragioni legate alla figura stessa di Silvio Berlusconi.

Secondo il sindaco di Somma Lombardo, Loenzo Aspesi, il provvedimento “calato dall’alto” rappresenta un ennesimo esempio di mancato coinvolgimento delle comunità locali. La giunta di Milano ha presentato un’ulteriore opposizione, criticando l’uso del marchio “Milano” e la mancanza di rappresentatività della figura scelta.

La decisione del Tar di respingere l’urgenza lascia l’iter aperto. Saranno le prossime udienze a stabilire se esistano elementi di illegittimità. Per ora, l’intitolazione a Berlusconi prosegue il suo corso, alimentando un dibattito che si muove tra questioni giuridiche e tensioni politiche.