Approvate le modifiche ai decreti Sicurezza di Matteo Salvini, come cambiano i provvedimenti.
Con il via libera nel Consiglio dei Ministri del 5 ottobre 2020, il governo Pd-M5S procede con le modifiche ai decreti Sicurezza nati durante il primo governo Conte, sostenuto dalla Lega e dal Movimento 5 Stelle. Ma cosa cambia?
Come cambiano i decreti Sicurezza dopo le modifiche?
Le modifiche ai decreti Sicurezza vanno oltre le indicazioni del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che in fase di approvazione dei provvedimenti aveva presentato al premier Conte le sue osservazioni.
Le modifiche principali apportate ai provvedimenti sono state indicate da Palazzo Chigi nel comunicato diramato al termine del Consiglio dei Ministri.
La protezione internazionale degli stranieri
Cambiano in primo luogo le regole per la protezione internazionale. Con le nuove regole vengono tutelate tutte le persone che, in caso di rimpatrio, correrebbero il rischio di essere sottoposto a trattamenti inumani o degradanti.
“Per quanto riguarda la protezione internazionale degli stranieri, la normativa vigente prescrive il divieto di espulsione e respingimento nel caso in cui il rimpatrio determini, per l’interessato, il rischio di tortura. Con il decreto, si aggiunge a questa ipotesi il rischio che lo straniero sia sottoposto a trattamenti inumani o degradanti e se ne vieta l’espulsione anche nei casi di rischio di violazione del diritto al rispetto della sua vita privata e familiare. In tali casi, si prevede il rilascio del permesso di soggiorno per protezione speciale“.
Inoltre si allargano le categorie per i permessi convertibili.
“Il provvedimento affronta anche il tema della convertibilità dei permessi di soggiorno rilasciati per altre ragioni in permessi di lavoro. Alle categorie di permessi convertibili già previste, si aggiungono quelle di protezione speciale, calamità, residenza elettiva, acquisto della cittadinanza o dello stato di apolide, attività sportiva, lavoro di tipo artistico, motivi religiosi e assistenza ai minori“.
Il nuovo sistema di accoglienza e integrazione
Per quanto riguarda l’aspetto dell’immigrazione, le modifiche ruotano intorno ai concetti di accoglienza e integrazione.
“Il provvedimento riforma anche il sistema di accoglienza destinato ai richiedenti protezione internazionale e ai titolari di protezione, con la creazione del nuovo “Sistema di accoglienza e integrazione”. Le attività di prima assistenza continueranno ad essere svolte nei centri governativi ordinari e straordinari. Successivamente, il Sistema si articolerà in due livelli di prestazioni. Il primo dedicato ai richiedenti protezione internazionale, il secondo a coloro che ne sono già titolari, con servizi aggiuntivi finalizzati all’integrazione”.
Via le maxi multe alle Ong
Una delle modifiche sostanziali consiste nell’abolizione delle maxi multe alle Ong.
“Per le operazioni di soccorso, la disciplina di divieto non si applicherà nell’ipotesi in cui vi sia stata la comunicazione al centro di coordinamento ed allo Stato di bandiera e siano rispettate le indicazioni della competente autorità per la ricerca ed il soccorso in mare. In caso di violazione del divieto, si richiama la disciplina vigente del Codice della navigazione, che prevede la reclusione fino a due anni e una multa da 10.000 a 50.000 euro. Sono pertanto eliminate le sanzioni amministrative introdotte in precedenza“.
Gli altri provvedimenti inseriti nel decreto
I provvedimenti del governo non interessano solo l’aspetto legato al fenomeno dell’immigrazione. Per quanto riguarda i temi di sicurezza interna si tratta di fatto di misure integrative che non vanno a modificare l’impianto disegnato dall’allora Ministro dell’Interno Matteo Salvini.
Salvini, “Questi passano il tempo a smontare invece che a costruire”
“Questi passano il tempo a smontare invece che a costruire. A quello che ho letto, li chiamerei ‘decreti clandestini’. Si torna esattamente alla mangiatoia sull’immigrazione clandestina e ai permessi regalati a chiunque cammina per strada e agli sbarchi a migliaia. Non so che cosa abbiano da festeggiare“