Decreto Aiuti: fiducia alla Camera ma la tensione resta

Decreto Aiuti: fiducia alla Camera ma la tensione resta

I 5 stelle votano la fiducia alla Camera sul Decreto Aiuti ma lasciano sospesi per il voto al Senato.

Il Decreto Aiuti era un altro motivo di tribolazioni interne da parte dei 5 stelle. Conte aveva minacciato – per l’ennesima volta – di strappare con il governo perché non avrebbe votato la fiducia al testo. I punti incriminati dai grillini riguardavano il termovalorizzatore a Roma e il Superbonus. Le tensioni erano nate perché la maggioranza non aveva accolto le numerose richieste dei 5 stelle. Ma la fiducia passa alla Camera anche se il pericolo non è scampato.

Molti tra 5 stelle e Lega erano assenti in Aula alla votazione e questo mostra quanto i due partiti stiano spingendo per uscire dal governo. Nel frattempo anche con i voti dei 5 stelle, a dispetto delle aspettative, il provvedimento passa ma la minaccia resta per la votazione in Senato. Ora i 5 stelle si aspettano risposte. “Sì alla fiducia alla Camera, al Senato vedremo» ha riassunto Conte lasciando sulle spine questo governo.

Senato

Cosa prevede il nuovo decreto approvato alla Camera

Tra le varie misure il Decreto Aiuti prevede lo sblocco delle concessioni per il Superbonus e una stretta al reddito di cittadinanza – a cui i 5 stelle si sono opposti fino all’ultimo – con nuovi obblighi di accettazione delle offerte di lavoro. Secondo la nuova norma, il reddito di cittadinanza salta se si dice no ai privati così come ai centri per l’impiego. Dopo due no ad offerte di lavoro, sia pubbliche che private, si sarà costretti ad accettare se si vorrà mantenere il reddito. Al terzo no non si avrà più diritto al beneficio.

L’obiettivo principale del provvedimento è quello di alleggerire le famiglie e le imprese dai rincari in bolletta dell’energia. Stanziati infatti 7 miliardi per contenere gli aumenti di luce e gas.