Stop agli spostamenti tra Regioni e niente visite ai parenti in zona rossa. Cosa prevede il nuovo decreto Covid

Stop agli spostamenti tra Regioni e niente visite ai parenti in zona rossa. Cosa prevede il nuovo decreto Covid

Nuovo decreto Covid, prorogato il divieto di spostamento tra le regioni. In zona Rossa non sarà possibile uscire di casa per andare a trovare amici e parenti.

Il governo Draghi, al termine del Cdm del 22 febbraio ha approvato il suo primo decreto Covid per quanto riguarda la gestione dell’emergenza sanitaria: le misure principali approvate dall’esecutivo sono lo stop agli spostamenti tra le regioni e il divieto di fare visita ad amici e parenti in zona rossa.

Nuovo decreto Covid, prorogato il divieto di spostamento tra le Regioni

Come anticipato nella giornata del 21 febbraio, il governo ha prorogato il divieto di spostamento tra le Regioni, che resterà in vigore fino al prossimo 27 marzo 2021. Ovviamente sarà possibile spostarsi per motivi di lavoro, salute e necessità. Inoltre resta sempre consentito il rientro presso la propria abitazione.

“In considerazione dell’evolversi della situazione epidemiologica, il decreto dispone la prosecuzione, fino al 27 marzo 2021, su tutto il territorio nazionale, del divieto di spostarsi tra diverse Regioni o Province autonome, salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o motivi di salute. Resta comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione“, si legge nel comunicato.

Carabinieri

Vietato fare visita ad amici e parenti in zona Rossa

Il governo procede con una nuova stretta in zona Rossa. Alla luce di quanto stabilito dal governo, non sarà possibile uscire di casa per andare a fare visita ad amici e parenti. La deroga consentiva di uscire di casa una volta al giorno e nel limite massimo di due persone per andare a trovare amici e partenti. La deroga, che prevede che i due possano essere accompagnati da figli con meno di 14 anni o persone non autosufficienti o disabili, resta in vigore in zona gialla e in zona arancione, dove in realtà non ci sono limiti per quanto riguarda gli spostamenti all’interno del proprio Comune di residenza.

“Fino al 27 marzo 2021, nelle zone rosse, non sono consentiti gli spostamenti verso abitazioni private abitate diverse dalla propria, salvo che siano dovuti a motivi di lavoro, necessità o salute […]. Gli spostamenti verso abitazioni private abitate restano invece consentiti, tra le 5.00 e le 22.00, in zona gialla all’interno della stessa Regione e in zona arancione all’interno dello stesso Comune, fino a un massimo di due persone, che possono portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali esercitino la responsabilità genitoriale) e le persone conviventi disabili o non autosufficienti“, prosegue il comunicato stampa.

Il nuovo dpcm

La nuova strategia del governo dovrebbe prendere forma nel nuovo dpcm che andrà a sostituire quello in scadenza il prossimo 5 marzo. La sensazione è che la stagione delle riaperture è rimandata. Nell’esecutivo vince la linea della massima prudenza per quanto riguarda la gestione dell’emergenza sanitaria.

Argomenti