Il decreto sulla Cybersecurity è stato approvato in Cdm. Si tratta di un provvedimento composto da 19 articoli.
ROMA – Il decreto sulla Cybersecurity è stato approvato in Cdm. Nell’ultima riunione della maggioranza, il premier Draghi è riuscito a chiudere una partita che ormai durava da diversi anni. Il via libera a questo provvedimento, infatti, era previsto con il Conte I.
Poi la misura è rimasta bloccata, anche per l’emergenza coronavirus, e ora si è arrivati finalmente alla definitiva approvazione. Nel Cdm del 5 agosto è stata approvata la nomina di Baldoni come presidente.
Cosa prevede il decreto
Come riportato dall’Adnkronos, il decreto prevede la formazione di una nuova agenzia per affrontare la questione della cybersecurity. Nella misura c’è anche “la possibilità di avvalersi di un contingente di esperti, non superiori a cinquanta unità, proveniente da pubbliche amministrazioni con esclusione del personale docente, educativo, amministrativo, tecnico e ausiliario delle istituzioni scolastiche […]“.
“La nuova agenzia potrà procedere, oltre che ad assunzioni a tempo indeterminato attraverso modalità concorsuali, ad assunzioni a tempo determinato, con contratti di diritto privato, di soggetti in possesso di alta e particolare specializzazione debitamente documentata […]“. Roberto Baldoni sembra essere destinato alla presidenza di questa nuova agenzia.
Il passaggio in Parlamento
Il decreto è atteso nelle prossime settimane in Parlamento. Camera e Senato si preparano ad affrontare questo provvedimento e non sembrano esserci particolari problemi per il via libera definitivo. La misura, almeno secondo le ultime indiscrezioni, non dovrebbe avere nessuna modifica e, per questo motivo, si lavora tra i partiti della maggioranza per dare il via libera in modo unanime.
Si tratta di un passaggio fondamentale per riuscire ad affrontare al meglio la questione della Cybersecurity. Il provvedimento, infatti, doveva essere approvato con il Conte I, ma diversi problemi e divergenze hanno portato la misura ad essere approvata definitivamente dopo oltre due anni.