E’ stato approvato dal Cdm il decreto Fuortes che porterà una rivoluzione in Rai, un cambio di vertici nella tv di Stato.
Il Cdm ha approvato un decreto legge nominato decreto Fuortes che cambierà il vertice della Tv di Stato, a capo della Rai ci sarà dunque un dirigente come amministratore delegato più vicino al governo. Sarà Roberto Sergio, uomo interno alla Rai e attuale direttore della radiofonia.
L’obiettivo del governo è mettere ai vertici della tv di Stato una governance che sia in sintonia con l’attuale governo e che parli anche alla destra che finora non si è sentita adeguatamente rappresentata dalla Rai sia nei tg che nei talk.
Come cambierà la tv di Stato
Il cda Rai deciderà le dimissioni di Fuortes che sarà rimpiazzato da Roberto Sergio. A metà maggio potrà esserci già il nuovo vertice della tv di Stato. Poi si procederà con la rivoluzione della linea editoriale. L’intenzione è inserire nel palinsesto presentatori, autori e giornalisti che non hanno trovato spazio negli anni scorsi come Pino Insegno che potrebbe sostituire Flavio Insinna. Mentre potrebbe uscire dalla Rai Fabio Fazio verso Discovery.
Per quanto riguarda i notiziari potrebbero esserci i seguenti cambiamenti: Gian Marco Chiocci, attuale direttore di Adnkronos, al Tg1 al posto di Monica Maggioni, Antonio Preziosi al Tg2, Giuseppe Carboni a Rai Parlamento. Mario Orfeo, invece, resterebbe al Tg3 (per salvare una quota Pd).
Il decreto, inoltre, estende agli stranieri il limite di 70 anni di età per i sovrintendenti di enti lirici che fino ad ora valeva solo per gli italiani. Con il decreto ci sarà il decadimento di Stephane Lissner del Teatro San Carlo di Napoli. A prendere il suo posto sarebbe proprio Carlo Fuortes.