Decreto Rave: corsa per l’approvazione

Decreto Rave: corsa per l’approvazione

Alla Camera il decreto rave ha avuto la fiducia ora patte la seduta fiume. C’è tempo fino al 30 dicembre.

Se non verrà convertito entro il 30 dicembre il decreto rave scadrà. Il provvedimento è stato approvato alla Camera ieri con 206 sì, 145 no e 3 astenuti. Parte la seduta fiume per arrivare all’approvazione entro domani anche se le opposizioni sono pronte a fare ostruzionismo con decine di ordini del giorno per allungare i tempi anche se a questo il governo potrebbe rispondere con la “ghigliottina” ed evitare ostruzionismo per far cadere il decreto.

Probabilmente il voto degli ordini del giorno non inizierà prima del 29 dicembre alle 19 e sarà una corsa contro il tempo per convertire in legge il decreto prima che perda di validità. “Tutti i tentativi di trovare una mediazione sono falliti”, ha detto il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, che ha detto che la maggioranza userà la ‘tagliola’. “L’opposizione intende andare avanti allo scontro, in maniera irragionevole secondo me, quindi per forza di cose dovremo ricorrere a questo strumento”.

Camera dei Deputati Parlamento

Cosa contiene il provvedimento

Il decreto rave è stato modificato e privato delle norme che rischiavano di scivolare nell’incostituzionalità. Prevede l’introduzione di un nuovo articolo al codice penale il 633 bis che punisce gli organizzatori di raduni musicali su terreni altrui se si usano anche sostanze stupefacenti. Rispetto alla versione precedente è stato tolto il limite di 50 persone ed è stato specificato la natura musicale e l’uso di stupefacenti. Prima era stato criticato perché troppo vago e applicabile a troppi ambiti e contesti come le manifestazioni.

Le sanzioni arrivano fino a 10mila euro e fino a 6 anni di reclusione oltre alla confisca dei materiali. All’interno del decreto rave trova spazio anche un’altra norma introdotta dal governo Meloni appena insediato ovvero quella che permette il ritorno dei medici no vax. Questa norma è stata molto criticata perché permette a medici e personale sanitario non vaccinato di rientrare a lavoro e rimanda il pagamento delle multe per chi ha rifiutato di vaccinarsi.