Decreto Rave, cosa prevedono le norme legate al Covid

Decreto Rave, cosa prevedono le norme legate al Covid

All’interno del Decreto Rave sono state introdotte anche delle misure volte al contenimento del contagio da Covid.

Arriva subito dopo le restrizioni legate all’ondata Covid in Cina e all’obbligo delle mascherine negli ospedali. Stiamo parlato delle misure legate al Coronavirus e al suo contenimento presenti nel Decreto Rave, approvato in via definitiva al Senato. Nonostante l’avvertimento del ministro Schillaci, il governo ha deciso di abolire parte delle misure sul green pass e l’isolamento.

Saluto con il gomito Coronavirus

Contenere il contagio

Il Decreto Rave è stato approvato definitivamente alla Camera, introducendo le sanzioni per gli organizzatori di raduni musicali su terreni altrui se si usano anche sostanze stupefacenti. Il provvedimento però ha subito delle modifiche per non rischiare di cadere nell’incostituzionalità. Tra le misure presenti, abbiamo anche quelle legate al Covid e al suo contenimento.

In concomitanza alle restrizioni negli aeroporti per i viaggiatori che arrivano con volo diretto dalla Cina, arriva anche l’introduzione di misure legate al Covid all’interno del Decreto Rave. Intanto, anche il ministro della Salute Orazio Schillaci ha comunicato l’obbligo di mascherina negli ospedali fino al 30 aprile 2023, avvertendo su un possibile peggioramento della curva dei contagi.

Le misure Covid nel decreto

Tra le misure presenti sul contenimento del Covid-19, abbiamo l’anticipo della fine dell’obbligo vaccinale per gli operatori sanitari al 1° novembre. Inoltre, fino al 30 giugno 2023 vengono sospese le multe da 100 euro con cui sono state sanzionate le persone con più di 50 anni che non hanno rispettato l’obbligo vaccinale.

Per quanto riguarda le norme del green pass, con il decreto rave il governo ha deciso di annullare l’obbligo di effettuare un tampone alla prima comparsa dei sintomi e di uscire dall’isolamento dopo aver contratto il Covid-19. Allo scadere dei cinque giorni sarà quindi possibile tornare a svolgere le normali attività.

La durata del regime di auto-sorveglianza per chi è entrato in contatto con persone positive si riduce a 5 giorni. Vengono abrogate anche le misure per l’accesso nei reparti di degenza delle strutture ospedaliere, come visitatori o accompagnatori, solo alle persone munite di green pass. Viene eliminato anche l’obbligo del green pass per gli accompagnatori nei dipartimenti d’emergenza e pronto soccorso, come pure l’obbligo di sottoporsi al test antigenico rapido o molecolare.