Ristoranti, coprifuoco e stato di emergenza, cosa prevede il decreto Riaperture

Ristoranti, coprifuoco e stato di emergenza, cosa prevede il decreto Riaperture

Il decreto riaperture è stato approvato tra le tensioni. Confermato il coprifuoco alle 22. Via libera agli spostamenti tra regioni.

ROMA – Il decreto riaperture è stato approvato, ma il Governo di unità nazionale ha avuto uno strappo molto difficile da sanare. La Lega di Salvini, infatti, ha deciso di astenersi per la conferma del coprifuoco alle 22. Una decisione che mette a serio rischio il futuro di questo esecutivo.

Cosa prevede il decreto riaperture

Il premier Draghi, nonostante il no della Lega ha deciso di non cambiare molto la sua road map. Andiamo a vedere nel dettaglio le riaperture decise dal Governo.

Coprifuoco

Lo scontro è stato sul coprifuoco. Alla fine è prevalsa la linea rigorista confermando, al momento, le 22. Ma non si esclude una revisione nelle prossime settimane.

Spostamenti e visite a parenti e amici

Via libera agli spostamenti in zona gialla, mentre per passare tra regioni in fascia arancione e rossa per motivi di turismo c’è bisogno del green pass.

“Il decreto prevede l’introduzione, sul territorio nazionale, delle cosiddette “certificazioni verdi Covid-19”, comprovanti lo stato di avvenuta vaccinazione contro il SARS-CoV-2 o la guarigione dall’infezione o l’effettuazione di un test molecolare o antigenico rapido con risultato negativo.

Le certificazioni di vaccinazione e quelle di avvenuta guarigione avranno una validità di sei mesi, quella relativa al test risultato negativo sarà valida per 48 ore. Le certificazioni rilasciate negli Stati membri dell’Unione europea sono riconosciute come equivalenti, così come quelle rilasciate in uno Stato terzo a seguito di una vaccinazione riconosciuta nell’Unione europea”.

Dal 26 Aprile sarà possibile fare visita ad amici e parenti in un massimo di quattro persone (esclusi minorenni e disabili).

“Dal 26 aprile 2021 sono consentiti gli spostamenti tra le Regioni diverse nelle zone bianca e gialla. Inoltre, alle persone munite della “certificazione verde”, sono consentiti gli spostamenti anche tra le Regioni e le Province autonome in zona arancione o zona rossa.

Dal 26 aprile al 15 giugno 2021, nella zona gialla, è consentito lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata una volta al giorno, dalle 5 alle 22, a quattro persone oltre a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione. Le persone che si spostano potranno portare con sé i minorenni sui quali esercitino la responsabilità genitoriale e le persone con disabilità o non autosufficienti conviventi.

Lo stesso spostamento, con uguali limiti orari e nel numero di persone, è consentito in zona arancione all’interno dello stesso comune. Non sono invece consentiti spostamenti verso altre abitazioni private abitate nella zona rossa”.

Ristoranti e bar

Per i ristoranti e bar confermata l’apertura in zona gialla a pranzo e a cena all’aperto. Dall’1 giugno si potrà mangiare al chiuso solo a pranzo.

“Dal 26 aprile 2021, nella zona gialla sono consentite le attività dei servizi di ristorazione con consumo al tavolo esclusivamente all’aperto, a pranzo e a cena, nel rispetto dei limiti orari agli spostamenti in vigore. Resta consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti, che siano ivi alloggiati”.

Coronavirus bar

Palestre, piscine e sport di contatto

Per quanto riguarda le palestre l’apertura è prevista dal 1° giugno. Lo stesso giorno dovrebbero riaprire le piscine al chiuso, mentre quelle all’aperto il 15 maggio. Dal 26 aprile in zona gialla via libera agli sport di contatto.

Fiere, convegni e congressi

Le fiere riprenderanno dal 15 giugno, mentre per convegni e congressi bisognerà aspettare il 1° luglio.

Centri termali e parchi divertimenti

Confermata l’apertura del 1° luglio per i parchi tematici e di divertimento e per i centri termali. Questi ultimi sono aperti su ricetta medica.

Cinema e teatri

Dal 26 aprile in zona gialla confermata l’apertura per cinema e teatri sia al chiuso (massimo 500 persone) che all’aperto (massimo 1.000 spettatori).

“Dal 26 aprile 2021, in zona gialla gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, live-club e in altri locali o spazi anche all’aperto sono svolti esclusivamente con posti a sedere preassegnati e a condizione che sia assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi, sia per il personale. La capienza consentita non può essere superiore al 50 per cento di quella massima autorizzata e il numero massimo di spettatori non può comunque essere superiore a 1.000 per gli spettacoli all’aperto e a 500 per gli spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala. Le attività devono svolgersi nel rispetto delle linee guida vigenti. Restano sospesi gli spettacoli aperti al pubblico quando non è possibile assicurare il rispetto di tali condizioni. In relazione all’andamento epidemiologico e alle caratteristiche dei siti, si potrà autorizzare la presenza anche di un numero maggiore di spettatori all’aperto, nel rispetto delle indicazioni del Cts e delle linee guida”

Scuola

Per la scuola si è deciso di portare almeno al 70% la presenza in zona gialla o rossa (consentito anche il ritorno di tutti in classe se possibile), mentre in rossa la percentuale è compresa dal 50% al 75%.

“Dal 26 aprile e fino alla conclusione dell’anno scolastico 2020-2021, è assicurato in presenza sull’intero territorio nazionale lo svolgimento dei servizi educativi per l’infanzia, della scuola dell’infanzia, della scuola primaria (elementari), della scuola secondaria di primo grado (medie), e, per almeno il 50 per cento degli studenti, della scuola secondaria di secondo grado (licei, istituti tecnici etc.).

Nella zona rossa, l’attività didattica in presenza è garantita fino a un massimo del 75 per cento degli studenti ed è sempre garantita la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali. Nelle zone gialla e arancione, l’attività in presenza è garantita ad almeno il 70 per cento degli studenti, fino al 100 per cento.

Dal 26 aprile al 31 luglio nelle zone gialle e arancioni le attività delle Università si svolgono prioritariamente in presenza. Nelle zone rosse si raccomanda di favorire in particolare la presenza degli studenti del primo anno.”

Stato di emergenza

Confermata, inoltre, la proroga dello stato di emergenza fino al 31 luglio.

La durata del provvedimento

Il provvedimento durerà fino al 31 luglio, ma non sono esclude modifiche con il passare dei giorni. Una delle prime modifiche (1 giugno) potrebbe riguardare il coprifuoco.