Il decreto Ristori ter approvato in Consiglio dei Ministri. Cosa prevede il testo del decreto e quali sono le misure adottate.
Nel corso del Consiglio dei Ministri numero numero 78 che si è tenuto nella serata del 20 novembre, il governo ha approvato il decreto Ristori ter, un nuovo provvedimento per il sostegno alle attività colpite dalle misure restrittive disposte per fronteggiare l’emergenza coronavirus.
“Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte e del Ministro dell’economia e delle finanze Roberto Gualtieri, ha approvato un decreto-legge che introduce misure finanziarie urgenti connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”, si legge nel comunicato stampa pubblicato sul sito ufficiale di Palazzo Chigi.
Decreto Ristori ter, misure per 1,95 miliardi di euro
Con il nuovo decreto Ristori il governo mette sul piatto 1,95 miliardi di euro per il 2020. Si tratta di fondi da impiegare per il ristoro delle attività economiche colpite dalle misure restrittive adottate per la tutela della salute.
“Il testo interviene con un ulteriore stanziamento di risorse, pari a 1,95 miliardi di euro per l’anno 2020, destinato al ristoro delle attività economiche interessate, direttamente o indirettamente, dalle misure disposte a tutela della salute, al sostegno dei lavoratori in esse impiegati, nonché con ulteriori misure connesse all’emergenza in corso“, si legge nel comunicato di Palazzo Chigi.
Cosa prevede il decreto: le novità
In attesa di poter visionare il testo del decreto Ristori ter e di conoscere ad esempio i nuovi codici Ateco che potranno beneficiare dei contributi, possiamo fare una panoramica delle novità inserite nel nuovo decreto.
Il governo stanzia 1,45 miliardi di euro per le attività economiche che passano ad una fascia di rischio più alta. E che quindi, ovviamente, devono far fronte a misure più restrittive.
Inoltre le attività di commercio al dettaglio di calzature che si trovano in zona rossa vengono incluse nelle attività destinatarie di contributi a fondo perduto.
Con il decreto Ristori ter viene istituito un fondo da 400 milioni di euro. Si tratta di soldi destinati ai Comuni per misure urgenti di solidarietà alimentare.
100 milioni di euro sono poi destinati al Fondo per le emergenze nazionali. Lo scopo è quello di coprire l’acquisto e la distribuzione di farmaci per soggetti Covid.