Il pacchetto entro l’estate del decreto Semplificazioni: novità su carta d’identità, scelta del medico curante e iscrizione a scuola.
In un momento cruciale per l’ammodernamento dello Stato, il ministro per la Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo ha presentato un ambizioso pacchetto di semplificazioni. Il piano coinvolge settori chiave come carta d’identità, scelta del medico curante e iscrizione a scuola, con interventi mirati a snellire i processi e ridurre la burocrazia.
Durante l’audizione in Commissione parlamentare per la semplificazione, come scritto da Ansa.it ,Zangrillo ha sottolineato che “abbiamo approvato 261 provvedimenti in settori strategici per cittadini e imprese”, annunciando che “a breve porterò in Consiglio dei ministri un nuovo pacchetto di misure”. L’iniziativa rientra nel quadro degli obiettivi PNRR, che prevede la semplificazione di 600 procedure entro giugno 2026.

Identità e sanità: verso procedure più snelle
Sul fronte anagrafico, il provvedimento prevede una misura significativa: la validità permanente della carta d’identità per gli over 70, analogamente a quanto accade in Spagna. Zangrillo ha ricordato anche “la possibilità di scegliere in farmacia il medico curante e il pediatra”, estendendo quindi i canali disponibili per un servizio essenziale come quello sanitario.
Semplificazioni, scuola: stop alla burocrazia con il principio “once only”
Per quanto riguarda l’iscrizione a scuola, si introduce il principio del “once only”. Come ha spiegato il ministro: “per le iscrizioni al primo e al secondo ciclo di studi viene attivata una piattaforma unica, grazie alla quale gli istituti potranno acquisire direttamente dati e documenti degli studenti, alleggerendo le famiglie di pesanti incombenze burocratiche”.
Il decreto include anche misure per il trasporto pubblico, come l’introduzione di corsie preferenziali per installare nuove biglietterie automatiche. Tuttavia, il ministro ha chiarito: “non si parla solo di nuove tecnologie per digitalizzare il processo, ma di ripensare in modo profondo i processi pubblici in chiave innovativa”.
Altro aspetto centrale è l’impiego dell’intelligenza artificiale per migliorare i servizi: “abbattendo costi economici e sociali e dirottando il personale pubblico da mansioni standardizzate a funzioni più strategiche”. Si stima che il peso della burocrazia sulle imprese raggiunga i 43 miliardi di euro l’anno, oltre il 2% del PIL.
Zangrillo ha anche parlato dei progressi nei concorsi pubblici: “negli ultimi due anni grazie alla digitalizzazione hanno contribuito all’assunzione di 350mila persone nella Pubblica amministrazione”. E ancora: “nel 2024 sono stati caricati oltre 22mila bandi (+233%) che hanno offerto più di 340mila posizioni. Da gennaio a maggio 2025 di bandi ne sono stati pubblicati più di 7mila per oltre 82mila posti. E sul portale ci sono 2 milioni di cittadini, la metà sotto i 40 anni.”
Infine, ha ribadito: “siamo intervenuti in settori strategici per cittadini e imprese come le telecomunicazioni, l’ambiente, la scuola, la sanità e la produzione di energia da fonti rinnovabili (FER)”. E ha concluso sottolineando l’importanza del metodo adottato: “l’approccio collaborativo instaurato con il Parlamento, le associazioni di categoria e le amministrazioni sarà fondamentale per continuare l’opera di semplificazione che abbiamo intrapreso”. Come riportato da ansa.it