Il vice premier Luigi Di Maio risponde alle accuse di Moscovici e afferma: “Nessun passo indietro, il governo è compatto sul 2,4%“.
Continua la bagarre dialettica tra governo italiano e istituzioni europee dopo la nota di aggiornamento al Def preparata dalla squadra gialloverde. Alle accuse dell’Europa, che quest’oggi ha avuto modo di essere tranquillizzata anche dal ministro dell’Economia Giovanni Tria, ha risposto nel pomeriggio anche il vice premier Luigi Di Maio.
Amara la considerazione del ministro dello Sviluppo economico, come riferito da Repubblica: “Non c’è nessuna motivazione per mettere in discussione il 2,4% del rapporto deficit-pil. Siamo tutti convinti, il governo è compatto. C’è qualche istituzione europea che, con le sue dichiarazioni, gioca a fare terrorismo sui mercati“.
Def, Luigi Di Maio: “Moscovici crea tensioni“
Senza freni il leader pentastellato, che se la prende direttamente con il commissario europeo per gli Affari economici: “Stamattina a qualcuno non andava bene che lo spread non si fosse impennato. Moscovici, che non è italiano, si è svegliato e ha pensato bene di fare una dichiarazione contro l’Italia, contro il Def italiano e creare tensione sui mercati“.
Poco prima della chiusura della Borsa (poi arrivata con un negativo dello 0,49% con uno spread volato oltre i 280 punti), Di Maio ha quindi sottolineato: “Per fortuna la Borsa sta per chiudere. Da domani continueremo a spiegare ch eil 2,4% non è una misura molto lontana da quella che facevano altri. Solo che se lo fa la Lega e il M5s non va bene. Se le agenzie di rating ci declassano hanno un pregiudizio contro il governo“.
Infine, Di Maio spiega anche le ragioni del rientro anticipato di Tria a Roma: “Credo fosse già programmato. Stiamo mettendo a punto gli ultimi dettagli del Def, non c’è nessuna ragione di emergenza per cui debba rientrare“.