Il Consiglio dei ministri ha approvato il Def 2023. La crescita del Pil si prospetta all’1% in calo rispetto al 2022.
Per il Ministero dell’Economia lo scenario economico-finanziario è incerto e rischioso ma l’economia italiana resta in piedi. Ieri il Consiglio dei ministri ha approvato il Def 2023, il documento di economia e finanza prospetta una crescita del Pil dell’1% e un deficit al 4,5%, rispetto a uno scenario tendenziale che vede il Pil allo 0,9% e l’indebitamento al 4,35%. Si registra un rallentamento del 3,7% rispetto al 2022 ma meglio del previsto.
“Con il dato tendenziale di una crescita all’1% nel 2022, resterebbero circa tre miliardi di euro in più di quanto ci si aspettava, che saranno destinati al sostegno dell’impresa e delle famiglie, soprattutto al taglio del cuneo contributivo“, ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.
Il governo con questo primo Def continua ad avere un approccio “prudente e realistico” per mostrare serietà e affidabilità” ai mercati e all’Ue.
“Stabilità, credibilità e crescita”
La causa del rallentamento della crescita del Pil risiedono nelle conseguenze della guerra in Ucraina, il caro energia e anche dagli effetti della pandemia. Le tensioni geopolitiche sparse, il rialzo dei tassi di interesse e la crisi internazionale delle banche hanno poi contribuito a delineare un quadro abbastanza incerto. Ma l’economia italiana, dice il Mef, continua a mostrare una buona dose di “resilienza e vitalità.”
Il Def punta a ridurre gradualmente, ma in misura rilevante e sostenuta nel tempo, il deficit e il debito della Pubblica amministrazione in rapporto al Pil. Il dato positivo sta nel fatto che nei primi mesi del 2023 l’economia ha ripreso a crescere e come spiega il Mef, le riforme avviate vogliono “riaccendere la fiducia nel futuro”.
Infatti, “per rendere il nostro Paese più dinamico, innovativo e inclusivo non basta soltanto il Pnrr“, ma bisogna investire anche per “rafforzare la capacità produttiva nazionale e lavorare su un orizzonte temporale più esteso”.
La premier Giorgia Meloni ha commentato il Def dicendo che con questo documento il “governo ha tracciato la politica economica per i prossimi anni, una linea fatta di stabilità, credibilità e crescita. Rivediamo al rialzo con responsabilità le stime del Pil e proseguiamo il percorso di riduzione del debito pubblico. Sono le carte con le quali l’Italia si presenta in Europa”.