Roberta Bruzzone torna su RaiPlay, analizzando il delitto di Avetrana e la controversa confessione di Michele Misseri sull’omicidio di Sarah Scazzi.
Con la seconda stagione di Nella Mente di Narciso, in arrivo su RaiPlay l’11 settembre, la nota criminologa Roberta Bruzzone si propone di scandagliare le menti criminali dietro delitti come quello di Sarah Scazzi, uno dei casi più emblematici della cronaca italiana degli ultimi anni. Dopo aver analizzato in più sedi le novità sul delitto di Garlasco, l’esperta torna a parlare di Avetrana e della confessione di Michele Misseri.

Roberta Bruzzone e il ritorno del suo programma su RaiPlay
In un’epoca in cui la criminologia è diventata quasi moda, Roberta Bruzzone ci tiene a distinguersi. L’11 settembre torna su RaiPlay con la seconda stagione di Nella Mente di Narciso, il programma che analizza i protagonisti della cronaca nera scavando nelle loro personalità.
“Un conto è farlo in tv, dove circola anche gente improbabile che non ho mai visto sulla scena di un crimine, un altro è farlo per mestiere da 25 anni, dove avvengono i fatti“, spiega a La Repubblica, come riportato da Leggo. E aggiunge con ironia: “La tv a volte è solo la schiuma del cappuccino: io sono il cappuccino. Non credo sia così difficile capirlo“.
Omicidio Sarah Scazzi: la confessione di Michele Misseri
Nel corso della sua carriera, aggiunge Leggo, Roberta Bruzzone si è occupata anche del delitto di Avetrana, l’omicidio della quindicenne Sarah Scazzi, avvenuto il 26 agosto 2010. La criminologa ricorda: “Sono stata la prima persona – confessa – alla quale Michele Misseri disse che non l’aveva uccisa e che invece l’aveva fatto sua figlia Sabrina: non ho mai dubitato che l’uomo fosse sincero“.
Sabrina Misseri, a sua volta, accusò del delitto proprio il padre, descritto dall’esperta come “fragile” e pronto a fare qualunque cosa per lei. Il caso, caratterizzato da un grande rilievo mediatico, culminò con la condanna all’ergastolo per Sabrina Misseri e Cosima Serrano, zia di Sarah.