Nuovi sviluppi sul delitto di Garlasco: Andrea Sempio richiamato dai carabinieri per il prelievo delle impronte.
Il delitto di Garlasco continua a mantenere alta l’attenzione pubblica, con nuove analisi e accertamenti emersi nell’ultima puntata di Quarto Grado. Durante la trasmissione si è parlato a lungo del giallo delle impronte e del DNA legato ad Andrea Sempio, amico di Marco Poggi. Sempio è stato richiamato dai carabinieri di Milano per un secondo prelievo delle impronte digitali, dopo una prima acquisizione.
Raggiunto dalle telecamere di Quarto Grado, Sempio ha commentato ironicamente l’episodio: «Sto imparando un sacco di metodi nuovi, prima il laser, adesso l’inchiostro, sto imparando…».
Il nuovo prelievo ha previsto la raccolta delle impronte di entrambe le mani, palmo compreso, utilizzando l’inchiostro per garantire un rilievo preciso. Il tutto è durato circa un’ora, con successivo lavaggio tra ogni calco.
Ma perché questa seconda operazione è stata considerata necessaria? La risposta è contenuta nel documento del Gip Garlaschelli, che ha disposto l’incidente probatorio fissato per il 16 maggio.

Giallo impronte e DNA: cosa verrà esaminato
Il materiale raccolto sarà esaminato da una genetista e un esperto dattiloscopico, che analizzeranno campioni conservati come sangue, oggetti domestici e sacchi della spazzatura.
Le impronte digitali, grazie al confronto con quelle fotografate sulla scena del delitto, permetteranno di verificare la presenza di particolari anatomici come nei o caratteristiche uniche.
Il ruolo da protagonista in questo scenario lo ricopre senza dubbio il DNA. Come ricordato da Quarto Grado, due aplotipi maschili furono isolati nel 2014 sotto le unghie di Chiara Poggi. Secondo genetisti della difesa e della procura, «uno dei due aplotipi è compatibile con Sempio, mentre l’altro è di un ignoto».
Il compito ora spetta alla genetista Denise Albani, affiancata da periti di parte come Capra, Ricci, Previderè e il generale Garofano.
Durante il dibattito in studio, Carmelo Abbate ha sollevato un forte dubbio: «Tu ci credi al problema tecnico con il laser, lo riconvocano, per le impronte tradizionali? Io non ci credo sinceramente. Al nucleo investigativo di Milano il problema tecnico col laser risulta difficile».
Ha poi aggiunto: «Sto assistendo a qualcosa di paradossale: chi rappresenta Stasi indica Sempio come potenziale figura alternativa. Sempio dal canto suo non ha mai puntato il dito contro Stasi. Chi rappresenta Sempio addirittura dice che Stasi è innocente, è paradossale: se dovesse scattare domani una convocazione per un interrogatorio di Andrea Sempio allacciamo le cinture, può succedere di tutto. Converrà che è strano».
Dal canto suo, la difesa di Sempio ha replicato: «Io difendo il mio assistito, ma non è che devo puntare contro qualcun altro».
Il generale Garofano ha poi spiegato che: «Il confronto è possibile farlo ancora oggi, visto che le paradesive sono caratterizzate da una pellicola che preserva il materiale genetico e poi ci sono anche le fotografie, tutte le impronte sono state fotografate». Come riportato da ilsussidiario.net
Il colpo di scena
La relazione dei carabinieri di Milano del 2017 aveva già evidenziato come «le impronte che furono isolate dal Ris erano più di 100 e di queste 32 erano utili per il confronto e tre non erano attribuite», con una nota importante: «le tre non identificate erano quelle del cartone delle pizze».
Ora, con il nuovo prelievo delle impronte di Andrea Sempio e il confronto del DNA, il delitto di Garlasco potrebbe finalmente trovare nuove risposte.