Manca uno step sul caso del delitto di Garlasco dopo l’incidente probatorio. Cosa sappiamo sulla perizia sull’orario della morte della Poggi.
L’incidente probatorio sul delitto di Garlasco ha chiarito le posizioni delle parti e alcune questioni legate al DNA sulle unghie della povera Chiara Poggi. Adesso, il prossimo step è legato ad un altro fattore che potrebbe decisamente stravolgere le carte in tavola. Grande attesa attorno alla perizia sull’orario della morte della giovane vittima sulla quale è a lavoro l’anatomopatologa Cristina Cattaneo.
Delitto di Garlasco: attesa per perizia della Cattaneo
In tanti aspettavano delle novità dopo l’incidente probatorio sul delitto di Garlasco e sono rimasti delusi per quello che, apparentemente, almeno sul momento, è stato una sorta di “nulla di fatto”. In questa ottica, infatti, si attende un altro step delle indagini: quello legato alla perizia dell’anatomopatologa Cristina Cattaneo che riguarda l’orario della morte di Chiara Poggi.
Tale accertamento potrebbe modificare ancora una volta l’ora dell’omicidio della ragazza che ha perso la vita il 13 agosto del 2007. In precedenza l’orario era stato fissato dalla Cassazione tra le 9.12 e le 9.35. Cambiare tali informazioni potrebbe fare la differenza e riscrivere, per ovvie ragioni, l’intera storia con annessi risvolti anche su Alberto Stasi, ex fidanzato della Poggi, condannato per il delitto.
L’orario della morte di Chiara Poggi può cambiare tutto
Come detto, l’orario della morte di Chiara Poggi è assolutamente importante e tentare di dare una risposta definitiva, potrebbe significare porre un punto su tutta la storia. Il compito è stato affidato dalla magistratura all’anatomopatologa Cristina Cattaneo. Come riferito da IlDubbio, ci sarebbero “otto combinazioni temporali oggi ancora considerate dagli inquirenti che spaziano dall’alba fino al primo pomeriggio”. Spostare la lancetta dell’orologio sulla morte della ragazza, anche solo alle 10 potrebbe valere parecchio per Stasi che, a quel punto, potrebbe chiedere una revisione del processo a suo carico.
