Potenziale svolta sul giallo del delitto di Garlasco. In particolare in merito alle indagini in corso che concernono il padre di Andrea Sempio.
Non solo le parole di Giuseppe Sempio, padre di Andrea, in merito alla questione “soldi” legata al giallo del delitto di Garlasco. Le indagini potrebbero svilupparsi con una clamorosa svolta che riguarda il modus operandi degli inquirenti. Infatti, i carabinieri del Nucleo investigativo di Milano hanno avanzato una richiesta alla procura di Brescia che rimetterebbe in gioco “gli ultimi sei anni”.

Delitto di Garlasco: la richiesta sugli ultimi sei anni
Il giallo del delitto di Garlasco continua ad essere assoluto protagonista nella cronaca italiana. Infatti, nell’indagine dei pm di Brescia che riguarda la presunta corruzione in atti giudiziari ipotizzata nei confronti dell’ex procuratore di Pavia Mario Venditti e nei confronti di Giuseppe Sempio, il padre di Andrea, ecco la svolta.
Secondo quanto si apprende, i carabinieri del Nucleo investigativo di Milano hanno avanzato una richiesta alla procura di Brescia che rimetterebbe in gioco “gli ultimi sei anni”. Nello specifico, la mossa riguarda i tabulati telefonici degli ultimi sei anni dei tre carabinieri ora in pensione che facevano parte della squadra di pg che ai tempi lavorava con l’ex pm.
I dettagli della richiesta
Secondo quanto si apprende anche dall’Ansa, tale richiesta si evince da una annotazione datata 16 luglio 2025 del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Milano, che stanno conducendo le indagini assieme alla gdf bresciana. In tale richiesta viene chiesto di poter acquisire i tabulati degli ultimi 72 mesi di 16 utenze intestate agli ex carabinieri di Pavia Silvio Sapone, Giuseppe Spoto (entrambi al momento non indagati) e Antonio Scoppetta. La mossa, di fatto, riguarda la possibilità di trattare il caso come i reati gravi come l’omicidio, l’associazione mafiosa o il terrorismo consentendo di operare in regime speciale di conservazione dei dati.