Delitto di Garlasco: Marco Poggi citato da Garofano sui video intimi
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Delitto di Garlasco, Garofano sui video intimi di Chiara Poggi: “Se un fratello…”

Mappa di Garlasco

L’ex Generale Garofano ha parlato del delitto di Garlasco e dei video di Chiara Poggi, chiamando in causa anche il fratello della vittima.

Le prossime ore potrebbero essere decisiva per una svolta, in un senso o in un altro, nel giallo del delitto di Garlasco e l’omicidio Chiara Poggi. A tornare al centro dell’attenzione in questi giorni sono stati i video intimi della vittima con Alberto Stasi e anche chi potrebbe averli visti. Sull’argomento ha detto la sua a ‘Storie italiane’ l’ex Generale Luciano Garofano, ex consulente di Sempio ed ex comandate dei Ris di Parma.

Polizia

Delitto di Garlasco: Garofano e il ruolo di Marco Poggi

Facendo riferimento ai video intimi di Chiara Poggi e Alberto Stasi, in relazione al delitto di Garlasco e al possibile ruolo giocato da tali filmati, intervenuto a ‘Storie Italiane’, l’ex Generale Garofano ha spiegato la sua visione dei fatti chiamando in causa anche il fratello della vittima, Marco Poggi. “Mi sembra strano che un fratello poi debba mostrare agli amici il video della sorella, sembra una cosa innaturale, però non voglio pendere né da una parte né dall’altra”, ha detto.

E ancora: “Se ci sono già accertamenti da fare si faranno, però devo dire che allora le immagini sono al centro del movente, possono essere il movente di Sempio e possono essere il movente di Stasi, è vero che non è stato dimostrato che la cartella ‘militare’ è stata aperta da Chiara, né copiata, però a questo punto se il tema è quello delle immagini può essere chi che sia, non soltanto Sempio e quindi forse altri amici”.

La protezione del fratello e l’importanza delle immagini

Garofano ha poi aggiunto l’importanza di tali immagini se si accertasse che esse possano essere state veramente il movente per l’uccisione della povera Chiara: “Anche se ripeto che è una questione proprio di protezione familiare di una sorella. Io credo che se tu ti imbatti, sì c’è la curiosità di ragazzi di quell’età, però se ti imbatti in quelle immagini, io fratello… chiudo subito… non sono lì a continuare un’esplorazione abbastanza antipatica”, ha detto l’ex comandante dei Ris di Parma.

“Certo ci può essere anche la possibilità che chi è entrato è rimasto da solo e quindi si è dilettato tra virgolette con queste immagini, mi sembra un’ipotesi molto lata. Ritengo invece che dobbiamo comunque considerare ancora questa ipotesi di immagini terribili come movente di Alberto Stasi, anche se le sentenze non hanno concluso per una loro certa apertura”, ha precisato ancora a ‘Storie italianeGarofano.

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ultimo aggiornamento: 17 Dicembre 2025 16:35

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