Delitto di Garlasco: confrojto Baldi-Zanella sul DNA a 'Mattino 5'
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Delitto di Garlasco, caos in tv sul DNA sotto le unghie della Poggi: “Sono io la genetista”

provette in un laboratorio

Discussione accesa in tv sul delitto di Garlasco e il DNA sotto le unghie di Chiara Poggi. Alta tensione con la genetista Baldi coinvolta.

Nel corso della recente puntata di ‘Mattino 5’ su Canale 5 si è discusso del caso del delitto di Garlasco. Non solo il mistero dei presunti graffi o arrossamenti sulle braccia di Alberto Stasi ma anche la questione legata al DNA sotto le unghie di Chiara Poggi. A tal proposito si è accesa una discussione tra la genetista Marina Baldi, consulente della difesa di Andrea Sempio, e il giornalista Gianluca Zanella.

Mappa di Garlasco
Segnalino su Garlasco – newsmondo.it

Delitto di Garlasco: i dubbi di Zanella sul DNA

Nel corso della puntata recente di ‘Mattino 5’, si è cercato di fare chiarezza su alcuni aspetti tecnici legati alle analisi in corso e agli oggetti che potrebbero rivelarsi utili per comprendere chi abbia lasciato il DNA rinvenuto sotto le unghie di Chiara Poggi in relazione al delitto di Garlasco. Sull’argomento è intervenuto il giornalista Zanella che ha spiegato: “Scuotevo la testa sul termine degradazione, proprio perché la degradazione è ciò che viene meno quando si capisce che De Stefano ha fatto dei test diversi, perché la degradazione si basa tutta sui risultati incostanti”, ha detto. “Lui utilizza microlitri diversi, io non sono genetista, però se si usano delle quantità diverse succede questo […]”.

La discussione con la genetista Baldi: il video

A provare a dare spiegazioni tecniche sulla questione ci ha pensato la Marina Baldi, consulente della difesa di Andrea Sempio: “Purtroppo lì il grosso problema è che De Stefano non ha quantificato. Quando viene fatta la quantificazione del DNA, che è un passaggio intermedio tra l’estrazione e la amplificazione, quel test ci dà il grado di degradazione del DNA e quindi quello è molto indicativo per poter proseguire e come proseguire. Quindi mancando questo dato tecnico, è chiaro che noi stiamo discutendo sul fatto degradato o non degradato. Che sia degradato è un dato di fatto perché è poco“.

A questo punto si è accesa la discussione tra gli ospiti in collegamento perché la quantità definita “poca” dall’esperta non è stata ritenuta allo stesso modo dal giornalista: “Però, dottoressa, a me non risulta che sia appena sopra la soglia, ma lei ha letto la perizia?“, ha detto. “Ma l’ha letta bene? È 800 non 300“. A questo punto la Baldi ha risposto: “Il problema è che la genetica la faccio io, ho letto le perizie, ma 300 è poco […]”. E ancora: “Con tutta la volontà, non posso discutere di queste cose tecniche con lei. È inutile chiamare un tecnico se poi ovviamente quello che il tecnico dice viene valutato in una maniera non tecnica”.

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ultimo aggiornamento: 24 Novembre 2025 15:38

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