Potrebbe presto cambiare qualcosa nel giallo del delitto di Garlasco con un nuovo potenziale indagato entro i prossimi giorni.
Il giallo del delitto di Garlasco sembra regalare elementi nuovi ogni giorno. In merito alle indagini in corso, relativamente anche al caso di presunta corruzione che ha visto coinvolto l’ex pm Venditti, due carabinieri e la famiglia Sempio, ecco che potrebbero esserci delle novità con tanto di “nuovo indagato”. A confermare quanto potrebbe accadere è stato l’avvocato Gallo, legale che si occupa della difesa di Massimo Lovati, a ‘Mattino 5’.

Delitto di Garlasco: l’ipotesi nuovo indagato
Le vicende legate al delitto di Garlasco e l’omicidio Chiara Poggi sono ormai diventate argomento princopale anche delle trasmissioni televisive. In tal senso, ampio spazio è stato dato in queste ore alla vicenda nel corso di ‘Mattino 5‘, programma di Canale 5 con Federica Panicucci. In studio si è parlato insieme all’avvocato Gallo, legale di Massimo Lovati, ex difensore di Sempio, dei vari interventi in Procura in relazione alle indagini sulla presunta corruzione di chi si era occupato del caso negli anni passati.
In questa ottica, l’avvocato Gallo ha aperto alla possibilità che in settimana possa venire fuori un nuovo indagato. A precisa domanda della padrona di casa su questa ipotesi, il legale ha detto: “Potrebbe uscire (un nuovo indagato ndr) anche a seguito delle dichiarazioni degli altri due avvocati. Quando Lovati, nel dire la verità, ha spiegato esattamente alcune cose e allora nella commistione tra le due e le tre dichiarazioni può uscire, naturalmente, l’indagato”.
#Garlasco, Potrebbe uscire un nuovo indagato entro il fine settimana? In diretta a #Mattino5 l'avvocato Gallo pic.twitter.com/FKC512Glsa
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La precisazione sullo scontrino e il rapporto Lovati-Sempio
Durante la trasmissione, Gallo ha poi fatto un focus sul famoso scontrino di Sempio. “Il fatto che lui Lovati ndr) non credesse allo scontrino e non fosse d’accordo che venisse prodotto, penso che su questo ci siamo perché l’ha detto lui. Lo scontrino era un oggetto che poteva essere un boomerang per la sua difesa. Quando era ancora il suo difensore, nel momento stesso in cui sarebbe uscito qualcuno che avrebbe rivelato questa circostanza”.
E ancora: “Lovati di questa cosa lo ha sempre detto. Aveva sempre detto per sminuire la questione scontrino che era una ‘curiosità’. E perché. Perché secondo lui nella tesi difensiva, lo scontrino poteva essere un elemento negativo a carico”.
#Garlasco, Chi è il "Coniglio delle orecchie lunghe" che ha citato L'avvocato De Rensis?
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Ecco cosa ne pensa l'avvocato Gallo #Mattino5 pic.twitter.com/kp2mTCzqK4