Nuovi elementi sul delitto di Garlasco e l’omicidio Chiara Poggi: la verità sui tabulati non acquisiti di Marco Poggi e il Santuario della Bozzola.
Continua a destare grande attenzione il giallo del delitto di Garlasco con l’omicidio della povera Chiara Poggi avvenuto il 13 agosto 2007 e per il quale sono in corso nuove indagini. Nelle scorse ore in tv si è parlato di una intercettazione particolare tra la madre della vittima e Alberto Stasi, condannato per l’assassinio di quella che era la sua fidanzata all’epoca. Ora, invece, a far discutere è un’altra vicenda legata al fratello della ragazza, Marco Poggi, e al suo amico Andrea Sempio. A Lo Stato delle Cose, trasmissione di Massimo Giletti, è stato posto l’accento su alcuni tabulati telefonici che non sarebbero stati acquisiti.

Delitto di Garlasco: il giallo sui tabulati telefonici
Il caso del delitto di Garlasco, come detto, è stato affrontato anche a Lo Stato delle Cose, trasmissione condotta da Massimo Giletti. In particolare il focus è andato verso Andrea Sempio, nuovo indagato dalla Procura per l’omicidio Chiara Poggi, e alcune sue telefonate eseguite all’amico Marco Poggi, fratello della vittima, prima che la ragazza fosse uccisa.
Nello specifico, l’attenzione della trasmissione è andata su alcune telefonate che Sempio effettuò a casa Poggi alcuni giorni prima che Chiara fosse uccisa, il 13 agosto del 2007. All’epoca dei fatti, Sempio aveva spiegato di aver telefonato nella villetta dei Poggi in quanto non riusciva a mettersi in contatto con l’amico che si trovava in vacanza a Falzes, in Trentino, con i genitori. In particolare riferì che il telefono di Marco non era raggiungibile. In questo senso, durante la trasmissione è stata letta una informativa dei carabinieri che sembra contrastare quella versione: “Sembra strano che il cellulare di Marco Poggi risultasse irraggiungibile, mentre quello dei genitori aveva effettuato numerose chiamate”.
Ad aggiungere ulteriore mistero alla vicenda, come spiegato da Giletti, il fatto che i tabulati telefonici dell’epoca non furono acquisiti per dare conferma o meno delle dichiarazioni. Un fatto che il conduttore ha definito “sconcertante” e una “vergogna“.
L’intervista sul Santuario della Bozzola
Sempre nel corso della trasmissione di Giletti, un altro personaggio è stato chiamato in causa, ovvero l’ex rettore del Santuario della Bozzola che, secondo alcune ipotesi, potrebbe essere in qualche modo collegato al delitto avvenuto a Garlasco. L’inviato del programma ha intervistato appunto Don Gregorio Vitali che, però, ha tenuto a precisare che i fatti che hanno coinvolto il Santuario non siano collegati alla morte della povera Poggi.
“Il santuario non ha niente a che fare con Garlasco”, ha detto. E sui presunti filmati che documenterebbero gli scandali e di cui sarebbe in possesso un testimone, Flavius Savu: “Se temo che vengano fuori? Lasci che vengano fuori, la verità si vedrà”, ha risposto.