Delitto di via Poma, clamoroso: spunta un “supertestimone”

Delitto di via Poma, clamoroso: spunta un “supertestimone”

Un colpo di scena nel delitto di via Poma: ci sarebbe una donna che potrebbe essere stata in ufficio con Simonetta Cesaroni il giorno in cui è stata uccisa.

Sono passati ormai tanti anni dal delitto di via Poma in cui Simonetta Cesaroni venne uccisa. Da quel 7 agosto 1990 ad oggi, diverse sono state le indagini e le piste seguite dalle forze dell’ordine. Adesso, potrebbe essere spuntato un “supertestimone“. O meglio, una donna che potrebbe essere stata in ufficio con la defunta vittima il giorno della sua morte e che potrebbe aver visto o sapere qualcosa.

Delitto di via Poma: il possibile supertestimone

Secondo quanto si apprende da Fanpage che cita il settimanale Giallo, ci potrebbe essere una testimone del delitto di via Poma. Si tratterebbe di una donna che, il giorno dell’omicidio di Simonetta Cesaroni, sarebbe stata in ufficio con la compianta defunta e potrebbe quindi aver visto o sentito qualcosa.

Dalle informazioni riportate dal settimanale, pare che la presunta “supertestmone” avrebbe firmato l’ingresso ma non l’uscita dagli uffici della palazzina dove la giovane di vent’anni fu uccisa da una persona ancora ignota. Dall’analisi dei fogli firma spariti trentaquattro anni fa e trovati solo di recente, sarebbe appunto spuntato un nome, quello di questa donna che all’epoca affermò di non essere andata in ufficio. Da quei fogli, però, si direbbe il contrario.

Le indagini negli anni

Al momento questo nuovo dettaglio potrebbe portare degli sviluppi alle indagini che, nel corso degli anni, non hanno portato a fare chiarezza su cosa sia realmente accaduto alla donna.

Come ricordato da Fanpage, nel tempo sono state tre le persone a finire sotto indagine per l’omicidio di Simonetta Cesaroni: il portiere dello stabile, Pietro Vanacore, che vent’anni dopo si era suicidato a causa dei sospetti anche sul suo conto, Federico Valle, nipote dell’architetto che aveva progettato lo stabile, e Raniero Busco, quello che all’epoca era il fidanzato della ragazza. Tutti e tre gli uomini erano stati assolti.

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