Garlasco, problemi anche per Angela Taccia: la legale di Andrea Sempio, finisce nel mirino dell’Ordine degli Avvocati di Milano.
Il nuovo filone d’indagine sul delitto di Garlasco continua a far discutere, ma stavolta i riflettori non sono puntati solo sulle ultime dichiarazioni di Andrea Sempio, bensì sulla sua legale, Angela Taccia. Un post su Instagram, l’abbigliamento informale in procura e parole forti rivolte alla Procura di Pavia hanno attirato l’attenzione dell’Ordine degli Avvocati di Milano, che ha deciso di intervenire con un richiamo.

Garlasco, Angela Taccia risponde alle polemiche
Intervistata prima della diffusione del comunicato, come riportato da Tgcom24, Angela Taccia ha difeso con decisione il proprio approccio. Ha respinto le critiche legate al suo abbigliamento, dichiarando: “Mi criticano perché mi sono presentata in procura in jeans e felpa dei Negrita, ma io faccio il mio lavoro. Se non piaci alle persone, va bene. È quando non piaci ai cani che devi preoccuparti“. Ha inoltre definito le indagini “anomale” e precisato: “Non dichiaro guerra alla Procura, ma professionalmente è guerra. Le indagini sono anomale, e io sono libera di dirlo“.
Il richiamo dell’Ordine degli Avvocati
L’Ordine degli Avvocati di Milano ha emesso un comunicato formale il 23 maggio, aggiunge Tgcom24, richiamando tutti i legali alla “sobrietà“, con un messaggio che appare indirizzato ad Angela Taccia. L’Ordine ha ricordato che il Codice deontologico impone all’avvocato un comportamento “riservato, sobrio e misurato” nell’uso dei social network e nelle dichiarazioni pubbliche, a tutela del “decoro e della dignità dell’avvocatura“.
Nel documento si sottolinea come vicende complesse e dolorose richiedano “un atteggiamento discreto e rispettoso“, scoraggiando ogni forma di “protagonismo o spettacolarizzazione“. Pur non menzionando Angela Taccia direttamente, il riferimento al suo comportamento appare evidente. Fonti vicine all’Ordine e riportate da Tgcom24 hanno confermato che, al momento, non è stato avviato alcun procedimento disciplinare.