Caso Chiara Poggi: il legale di Andrea Sempio rompe il silenzio a “Ore 14” e solleva dubbi sulla condanna di Alberto Stasi.
Durante la puntata del 24 aprile di Ore 14, si è parlato del delitto di Galasco: non solo in merito alle nuove indagini che coinvolgono Andrea Sempio – ora indagato per omicidio in concorso – ma anche dei dubbi crescenti sulla condanna di Alberto Stasi, oggi in regime di semilibertà. Ecco cosa ha detto, come riportato da Il Tempo, l’avvocata Angela Taccia.

Il legame tra Andrea Sempio e Chiara Poggi
La legale di Andrea Sempio è intervenuta in diretta per chiarire la posizione del suo assistito. Ha raccontato che l’uomo, all’epoca dei fatti, era “un ragazzo molto tranquillo, molto razionale” e che il gruppo di amici a cui apparteneva “non erano dei festaioli“. Ha ribadito, inoltre, che non c’era alcun legame particolare con Chiara Poggi.
“Non aveva dei veri e propri contatti, lui la conosceva come la conoscevo io e come la conoscevano gli altri ragazzi, a parte uno del nostro gruppo che era più vicino ancora a Marco (il fratello della vittima, ndr), come la sorella maggiore del proprio amico“, ha raccontato. In merito alle telefonate fatte dal suo assistito alla casa dei Poggi nei giorni precedenti al delitto, l’avvocata ha chiarito: “Aveva chiamato solo per sentire se Marco era tornato o no, e ha messo giù“.
I dubbi sulla condanna di Alberto Stasi
Durante la trasmissione, il conduttore Milo Infante ha posto una domanda diretta su chi, secondo la legale, dovrebbe essere realmente “attenzionato” nelle indagini. La risposta è stata netta: “Mi avvalgo della facoltà di non rispondere“. Tuttavia, l’avvocata ha voluto precisare: “Io mi occupo del mio assistito e so che lui non c’entra niente. Però appunto, ben vengano questi accertamenti, si escluderà una volta per tutte la sua totale estraneità a questa terribile vicenda“.
Quando il conduttore ipotizza che questa reticenza implichi un dubbio sulla colpevolezza di Alberto Stasi, Taccia risponde: “Non ho nulla contro Stasi” e aggiunge: “Giuridicamente io penso, ma è una mia opinione questa, che tante cose non tornino effettivamente nella condanna di Alberto Stasi“.