I genitori di Chiara Poggi parlano a Quarto Grado: le loro parole su Andrea Sempio e le accuse ad Alberto Stasi. Il video.
A diciotto anni dall’omicidio della figlia, i genitori di Chiara Poggi tornano a parlare ai microfoni di Quarto Grado, la trasmissione condotta da Gianluigi Nuzzi su Rete 4. Dopo la rivelazione di un misterioso furto a casa Poggi e le nuove indagini che coinvolgono Andrea Sempio, come riportato da Quarto Grado, la famiglia della vittima ribadisce la propria certezza: l’unico colpevole è Alberto Stasi. Ecco le loro dichiarazioni.
Delitto di Garlasco: i genitori di Chiara Poggi difendono Sempio
“Quando abbiamo saputo che era di nuovo indagato abbiamo pensato: ci siamo un’altra volta“, ha detto Giuseppe Poggi. I genitori di Chiara Poggi sono convinti che Andrea Sempio, amico del fratello Marco, non abbia alcun legame con il delitto. “Dal primo gennaio 2007 al 4 o 5 agosto di sue telefonate in casa mia non ne ha mai fatte. Tranne qualcuna di notte, perché magari era mio figlio che usava il suo cellulare per dirmi che stava tornato a casa“, spiega ancora il padre, sottolineando che Sempio era consapevole della presenza della figlia in casa col fidanzato.
Rita Preda minimizza la rilevanza del DNA ritrovato: “Di cromosoma Y a Garlasco, più o meno compatibile, possono essere anche 500 persone“, afferma. La presenza di tracce riconducibili a Sempio non stupisce: “Lui veniva in questa casa a giocare con Marco, giocavano sia sotto, con i videogiochi sul televisore, che sopra al computer di Chiara“. Anche Giuseppe Poggi aggiunge che “la conosceva solo di vista“.
Perché il vero colpevole è Alberto Stasi
I coniugi Poggi, aggiunge Il Tempo, non si sottraggono alle domande sui nuovi accertamenti e sul risarcimento ricevuto dalla famiglia di Alberto Stasi. “Facciano pure tutte le indagini. Qualcuno dice che noi non vogliamo che si facciano, e le facciano pure, almeno prima o dopo questa storia finirà“, affermano. Sul risarcimento, Giuseppe Poggi è chiaro: “Del risarcimento, se si va a questo ritmo, ci vogliono 40 anni. Io ne ho 74. Non vedo neanche la fine del risarcimento. Stasi due quinti dello stipendio…“.
Ciò che per loro non è in discussione è la colpevolezza di Stasi. “Il fatto che non si sia sporcato le scarpe“, dice il padre di Chiara Poggi, è l’elemento chiave. “Il suo errore è stato quello di non entrare in casa, camminarci su, e poi andare dai carabinieri. Così lui non è entrato in casa con quelle scarpe lì. Perché non ci sono i suoi impronte. Oltretutto lui aveva quelle scarpe lì, 42, di marca Frau. Mai consegnate, però“.
Ecco, a seguire, il video dell’intervista a Quarto Grado:
A distanza di 18 anni siamo entrati nella villeta di Garlasco dove Chiara Poggi è stata uccisa. La nostra Martina Maltagliati ha incontrato i genitori. #Quartogrado https://t.co/4H0Y9NUH2c
— Quarto Grado (@QuartoGrado) May 9, 2025
