Alta tensione a Quarto Grado sul caso Pierina Paganelli. Carmelo Abbate definisce “inquietante” il profilo di Valeria Bartolucci.
Il caso Pierina Paganelli continua a scuotere l’opinione pubblica, e l’ultima puntata di Quarto Grado ne è stata una chiara dimostrazione. Protagonista della serata è stato lo scontro acceso tra Valeria Bartolucci, moglie di Louis Dassilva – l’uomo accusato dell’omicidio – e il giornalista Carmelo Abbate, le cui parole hanno scatenato l’abbandono in diretta dell’intervista da parte di Valeria.
“Ho visto Louis e l’ho trovato fisicamente in ripresa, psicologicamente un po’ abbattuto ma l’ho trovato bene tutto sommato”, ha dichiarato Valeria all’inizio. Fin da subito, però, il tono è stato teso: “Avevamo già messo in conto il processo, a fronte di due anni di indagine a senso unico lei cosa si sarebbe aspettato? Hanno raccolto 35 indizi? Peccato che le uniche prove impugnabili che sono la cam 3 e il dna sono morte e sepolte ma a qualcuno non fa piacere”.

Le parole di Abbate e la reazione di Valeria
Durante il confronto, Carmelo Abbate ha espresso la propria valutazione: “L’ho detto in tempi non sospetti quando consulenti e difensori parlavano in tono trionfale di prove decadute… la mia valutazione è che sarebbe stato rinviato a giudizio e condannato”. Poi ha aggiunto: “Secondo me potrebbero essere coinvolte altre persone come lei Valeria, indagata per favoreggiamento… leggendo le carte la figura che emerge di lei è un ritratto davvero inquietante”.
Parole che Valeria ha rigettato con forza: “Inquietante? Dalle carte non emerge alcun racconto inquietante… è logico che l’accusa tira l’acqua al suo mulino e dice che sono inattendibile ma la persona inattendibile è stata messa nel cassetto dalla suprema corte”.
L’intervento dell’avvocata e la chiusura infuocata
A supporto della sua assistita, è intervenuta l’avvocata, sottolineando: “Stiamo parlando di un processo penale… bisogna spiegare che le carte sono carte scritte e collazionate da una parte processuale che è la procura”. Ha poi chiarito: “La corte di cassazione ha invece stabilito che lei è assolutamente genuina”.
Valeria ha anche difeso la propria versione su alcune frasi contestate: “Io non ho mai detto che Pierina ha parlato di prostituta… io ho sempre detto ‘poco di buono’ non prostituta, e anche magnaccia su Loris non l’ho mai detto”.
Alla fine, esasperata, ha chiuso il confronto: “Io non sono qui a farmi insultare da Carmelo Abbate quindi adesso mi alzo e me ne vado, vi saluto”. Nonostante le scuse di Abbate, “ormai la Bartolucci non ne ha voluto sapere”. Il tutto come riportato da ilsussidiario.net
Parla a #QuartoGrado Valeria, moglie di Louis Dassilva, dopo il rinvio a giudizio
— Quarto Grado (@QuartoGrado) July 18, 2025
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