Denise Pipitone, istanza di riapertura: “Elementi mai analizzati prima”

Denise Pipitone, istanza di riapertura: “Elementi mai analizzati prima”

Potrebbe esserci una clamorosa svolta per quanto riguarda la sparizione di Denise Pipitone avvenuta 20 anni fa. Presentata istanza di riapertura del caso.

Colpo di scena nel caso della sparizione di Denise Pipitone. Antonino Pipitone, padre della piccola, ha presentato un’istanza per la riapertura del caso sulla scomparsa della figlia, rapita a Mazara del Vallo nel settembre 2004. A confermare quanto detto Today e Fanpage con quest’ultimo media che si è messo in contatto con la criminologa Antonella Delfino Pesce che ha lavorato insieme ai consulenti Asaro e Sartori alle relazioni dell’istanza.

Denise Pipitone, presentata istanza di riapertura del caso

Nelle ultime ore si era diffusa la notizia della possibilità di una riapertura del caso relativo alla scomparsa di Denise Pipitone. Adesso è arrivata la conferma che il padre della piccola, sparita a Mazara del Vallo nel settembre 2004, ha presentato istanza al fine di far riaprire il caso legato a sua figlia. A confermarlo Fanpage.it che ha parlato con la criminologa Antonella Delfino Pesce che ha lavorato insieme ai consulenti Asaro e Sartori alle relazioni dell’istanza.

“Elementi mai analizzati prima”

“Abbiamo lavorato su cose diverse. Però la nostra è stata un bella squadra. Siamo molto fiduciosi per una futura riapertura del caso”, ha detto la criminologa. Da quanto si apprende ci sarebbero “nuovi elementi mai sottoposti all’attenzione degli inquirenti” che potrebbero quindi fare la differenza per la riapertura del caso.

La Delfino Pesce ha anche aggiunto: “Non posso anticipare nulla perché si tratta di un momento molto delicato, ma posso dire che insieme a questi nuovi elementi abbiamo lavorato a una rilettura generale di tutti gli atti, anche se questo è un procedimento di prassi per la riapertura di un caso”. In tal senso la criminologa ha spiegato che per conoscere l’esito dell’istanza di riapertura serviranno diversi mesi, “dai 3 ai 6 mesi, nella mia esperienza”, ha detto la criminolga sottolineato che ci siano “buone speranze”. Da ricordare come sulla vicenda della piccola Denise, solamente poche settimane fa, la madre, Piera Maggio, aveva rivelato di aver trovato, dopo 20 anni, in casa, delle cimici sospette.

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