Descalzi (Eni): “Non c’è futuro sostenibile senza la transizione”

Descalzi (Eni): “Non c’è futuro sostenibile senza la transizione”

L’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, ha espresso le sue preoccupazioni in merito al futuro dell’economia.

La transizione energetica è un tema estremamente caldo, considerando che investire sulle fonti rinnovabili è l’unico modo per evitare che i cambiamenti climatici stravolgano irrimediabilmente il nostro pianeta. Non solo: le fonti non rinnovabili, in quanto tali, non sono infinite. Da ciò, investire nell’energia solare, nel vento, nel mare e nelle biomasse è fondamentale per garantire un futuro sostenibile per la Terra. In merito a queste tematiche si è espresso anche l’ad di Eni, Claudio Descalzi, in occasione della premiazione all’Atlantic Council.

Le dichiarazioni dell’ad di Eni

Secondo Claudio Descalzi, non c’è un futuro economico sostenibile per l’industria senza la transizione. Tuttavia, è anche vero che non esiste una transizione energetica sostenibile senza che l’industria energetica e i suoi clienti siano pienamente coinvolti”. Non solo. Per Descalzi, lo scenario attuale ha posto un nuovo e drammatico accento sulla sicurezza energetica, aumentando la complessità della transizione energetica. Questo ci ha reso ancora più determinati a lavorare per la sicurezza e la sostenibilità del sistema energetico, mantenendo un’attenzione particolare per una transizione energetica giusta”.

Al fine di raggiungere questo obiettivo, stando a Descalzi, “abbiamo bisogno, soprattutto ora, di sfruttare tutte le tecnologie e le soluzioni disponibili”. Queste le parole dell’amministratore delegato di Eni, che ha ricordato i risultati raggiunti negli ultimi 8 anni dall’azienda. “Oggi il nostro portafoglio spazia dalla cattura e stoccaggio del carbonio, alle bio-raffinerie e all’economia circolare, fino alle energie rinnovabili”.

Pale eoliche

Rispetto alla situazione attuale legata al gas russo, “Washington è solo una tappa” del Governo italiano al fine di minimizzare la dipendenza, a livello energetico, da Mosca. “Insieme ai colleghi di Eni siamo orgogliosi di contribuire a questo processo”, ha dichiarato Descalzi, che ha anche parlato della guerra in Ucraina. “Le immagini strazianti che abbiamo visto dopo l’invasione hanno dato a tutti un senso di urgenza senza precedenti”.