Detenuto evade dal carcere di Pescara

Detenuto evade dal carcere di Pescara

Un detenuto è evaso dal carcere di Pescara durante l’ora d’aria. Si tratta di un egiziano di 21 anni in cella per rapina aggravata.

PESCARA – Un detenuto è evaso dal carcere di Pescara nella giornata di domenica 11 luglio 2021. Secondo quanto riferito da abruzzoweb.it, il 21enne egiziano, in cella per rapina aggravata a Roma, è riuscito a far perdere le proprie tracce durante l’ora d’aria dal cortile di passeggio.

Le ricerche sono iniziate immediatamente. Gli agenti hanno messo posti di blocco in tutta la regione e stanno cecando di capire se l’uomo si è potuto nascondere da parenti o amici. Non si esclude neanche la possibilità che abbia lasciato la regione.

21enne egiziano evaso dal carcere di Pescara, ricerche in corso

Le ricerche sono in corso per ritrovare il 21enne egiziano. Secondo le prime informazioni, il giovane è riuscito a sfruttare l’ora d’aria per far perdere le sue tracce attraverso il cortile di passeggio. La ricostruzione di quanto successo è ancora al vaglio degli inquirenti.

Non è la prima volta che succede un episodio simile nella struttura abruzzese. Nel 2020 un altro detenuto con le stesse modalità era riuscito a far perdere le sue tracce. Per questo motivo il sindacato chiede un intervento del Governo per evitare problemi simili in futuro.

Auto polizia

Il sindacato: “Denunciato gravi carenze strutturali”

A criticare duramente quanto successo è stato Giuseppe Merola, coordinatore regionale Fp Cgil Abruzzo Molise: “Abbiamo denunciato con copiosi atti gravi carenze strutturali e scarsi sistemi di sicurezza alla Casa Circondariale di Pescara, nonché la cronica carenza di personale, non per ultimo in occasione dell’analogo episodio di evasione registratosi nell’agosto 2020. L’Amministrazione Penitenziaria dovrebbe avviare un urgente accertamento ispettivo, presso la struttura pescarese, al fine di definire responsabilità gestionali ed organizzative, nonché per contrastare la reale emergenza che attanaglia le quotidianità di lavoratori/lavoratrici e le condizioni discutibili della popolazione“.