Di Battista, nel tentativo di anticipare il referendum, ha rivolto un accusa piuttosto pesante nei confronti della riforma giustizia.
Di Battista è sempre stato un personaggio controverso. Lo ha dimostrato qualche mese fa insultando la Meloni, e si è ripetuto anche di recente. Questa volta, nel tentativo di anticipare il referendum, si è infatti espresso nei confronti della riforma giustizia. Il tentativo in questione è stato tuttavia fallito, ed è proprio da qui che nasce il parere espresso dall’ex pentastellato.
Il caos della maggioranza
Come riportato da Affari Italiani, il governo è al lavoro per limare gli ultimi dettagli riguardanti la Manovra. Nel frattempo, fra i partiti della maggioranza regna il caos. Ogni singolo emendamento diviene infatti oggetto di contestazione. Questa volta è stato il turno di un emendamento presentato proprio da Maurizio Gasparri, il quale prevede che le consultazioni elettorali del 2026 si possano svolgere non solo di domenica, ma anche di lunedì.
Tuttavia, la norma in questione interviene sul Testo unico degli enti locali. Alla luce di questo aspetto, il referendum sulla riforma giustizia non sarà anticipato al 1 marzo.
La polemica di Di Battista
In seguito al rifiuto di anticipare il referendum, Di Battista ha rincarato la dose ribadendo ancora una volta la sua posizione contraria sulla riforma: “Non si può dimenticare come Licio Gelli fosse un sostenitore della separazione delle carriere. Lui voleva questa riforma“.
La campagna “Schierarsi” partirà proprio da questi presupposti, e vedrà impegnati nell’iniziativa il Movimento 5 Stelle e il PD. Anche se, proprio in merito all’opposizione del Partito Democratico, c’è una precisazione da fare.
Ad essere contraria è infatti principalmente la segretaria Elly Schlein, insieme alla maggioranza del fronte democratico. Alcuni membri dell’opposizione, sono invece favorevoli alla riforma sulla giustizia. A questa mozione si unirà anche il già citato Di Battista, dopo l’accusa effettuata.
