Manovra, Conte sotto assedio. Di Maio e Renzi chiedono modifiche importanti alla manovra, il premier difeso solo dal Partito democratico.
Prosegue lo scontro tra Di Maio e Conte sulla manovra. Mentre il Centrodestra, con le sue tensioni e i suoi problemi, si ritrova in piazza a Roma per una prova di forza, il governo resta bloccato sul campo delle discussioni sul contante e su Quota 100. Renzi e Di Maio fanno opposizione al Pd ma soprattutto al premier che rischia di essere delegittimato.
Manovra, Di Maio contro Conte. Il premier resiste ma il MoVimento avverte: Siamo l’ago della bilancia, senza di noi non si va da nessuna parte
Il Movimento 5 Stelle avrebbe rivendicato i suoi numeri in Aula facendo sapere che senza il sostegno dei pentastellati il rischio è quello di ritrovarsi sotto alla prova del voto. Ossia in minoranza.
Niente Consiglio dei ministri sulla manovra
Luigi Di Maio vorrebbe confrontarsi con gli alleati e con il premier in un vertice di governo e vorrebbe modificare le norme sul contante in occasione del prossimo Consiglio dei Ministri. Ma ha trovato il semaforo rosso, con Conte che ha sottolienato che il prossimo Cdm avrà all’ordine del giorno il decreto terremoto.
“Bene Conte, ma siamo una repubblica parlamentare. Il Movimento è l’ago della bilancia e senza di noi non si va da nessuna parte”, è il messaggio indirizzato a Conte che allarma e non poco la maggioranza di governo.
Non solo Di Maio contro Conte. Matteo Renzi: Quota 100 è ingiusta, vogliamo cancellarla
Poi c’è l’esuberanza di Renzi, che anche dal palco della Leopolda ha fatto sapere di essere intenzionato a cancellare Quota 100 dalla prossima manovra economica. Con il dialogo o con il voto degli emendamenti.
“Spiegheremo perché secondo noi quella misura, che investe 20 miliardi in tre anni guardando solo ai pensionandi, è ingiusta: quei soldi dovrebbero andare ai giovani, alle coppie, alle famiglie, agli stipendi e ai servizi”, ha dichiarato Renzi.