Manovra economica, Luigi Di Maio fa luce su pensioni, reddito di cittadinanza e aumento dell’Iva (scongiurato).
Intervenuto sulla propria pagina Facebook, il vicepremier Luigi Di Maio ha voluto fare il punto sulla discussa manovra approvata al Senato dopo momenti di altissima tensione con lo sconto tra le fazioni politiche ha rischiato di sfociare in una vera e propria rissa in Aula. Il ministro del Lavoro ha voluto fare chiarezza innanzitutto sui provvedimenti bandiera del governo, ossia quota cento e reddito di cittadinanza.
Manovra 2019, Luigi Di Maio: reddito di cittadinanza e quota cento in vigore tra febbraio e marzo
I due provvedimenti non compaiono nel testo della manovra, che presenta comunque i fondi destinati alle due operazioni sponsorizzate da Lega e Movimento Cinque Stelle.
“Ero in Senato dove è passata la manovra del popolo. Viene massacrata da coloro che in tutti questi anni ci hanno tolto diritti […]. Sono orgoglioso che da marzo parte il reddito di cittadinanza, da febbraio-marzo parte quota 100, da febbraio-marzo partiranno le pensioni minime – pensioni di cittadinanza – e le pensioni di invalidità che si alzano a 780 euro“.
Sull’Iva: “Abbiamo disinnescato la clausola di salvaguardia con 12 miliardi e lo faremo tutti gli anni”
Luigi Di Maio ha poi fatto il punto sul possibile innalzamento dell’Iva, disinnescato dal governo. “Abbiamo disinnescato la clausola di salvaguardia con 12 miliardi quest’anno e lo faremo tutti gli anni, troveremo i soldi per non farla aumentare: lo dico ai tanti che mi chiamano. Sono solo regole di contabilità europea“.
I tempi della manovra: “Siamo pagati profumatamente per tornare anche a Capodanno”
Il vicepremier pentastellato ha poi voluto rispondere alle critiche sui tempi di discussione e approvazione del testo della manovra. “Prima di tutto, siamo pagati profumatamente per tornare anche a Capodanno, ma sarebbe troppo tardi. Secondo: la Manovra è molto impegnativa e gli stessi che ci chiedevamo di fare un accordo con l’Europa, ora dicono che non va bene. E’ chiaro che se durante la legge di bilancio che porti avanti fai un accordo con l’Europa, è chiaro ed evidente che ci vuole un po’ più di tempo per portarla in Senato e modificare alcune cose“.