Villaggio Rousseau, Di Maio: “Dobbiamo abolire un po’ di leggi”. La ministra Catalfo rilancia il salario minimo

Villaggio Rousseau, Di Maio: “Dobbiamo abolire un po’ di leggi”. La ministra Catalfo rilancia il salario minimo

Luigi Di Maio al Villaggio Rousseau: “Il Recovery Fund è una vittoria per tutto il Paese”.

MILANO – Luigi Di Maio è stato ospite del Villaggio Rousseau, il consueto appuntamento con il M5s che risponde alle domande dei suoi iscritti. “Credo che l’idea ribelle sia mettere questo Paese nelle condizioni di spendere quello che ha – ha detto l’ex capo politico citato dall’Adnkronosabbiamo ottenuto un grande risultato e ora dovremo essere in grado di spenderli. Dobbiamo abolire un po’ di leggi, soprattutto quelle che saranno nemiche del Recovery Fund“.

Europa

Il ministro degli Esteri si è soffermato anche sull’Unione Europea: “L’Ue è cambiata. Il Recovery Fund è figlio di tanti fattori. L’Italia ha saputo negoziare con la grande volontà di creare un piano ambizioso, ma anche la Germania è riuscita a svoltare. Un cambio di passo dovuto al fatto che le nostre imprese hanno dato molto in termini di qualità e competenze, per cui se il Paese ha una crisi economica ne risentono tanti altri sistemi industriali dell’intera Europa“.

Roma 10/09/2019 – voto sulla fiducia al Governo / foto Samantha Zucchi/Insidefoto/Image nella foto: Luigi Di Maio

La ministra Catalfo rilancia il salario minimo

Al villaggio Rousseau è intervenuta anche la ministra Catalfo che ha rilanciato il salario minimo. “E’ necessario inserirlo nel nostro contesto – ha detto la titolare del Ministero del Lavoro – perché non dobbiamo dimenticare che nel nostro Paese ci sono 5 milioni di lavoratori poveri, che hanno un contratto ma un salario al di sotto della soglia di povertà”.

E ha aggiunto: “Ipotizzo il prolungamento del bonus per i lavoratori dello spettacolo. La metà del decreto di agosto verterà su norme che riguardano il lavoro e la massima attenzione ci sarà verso i lavoratori dello spettacolo e per gli stagionali del turismo. Si tratta di settori che sono tra i più colpiti e che partiranno in ritardo per la pandemia che ha colpito il nostro Paese“.