Parola a Di Maio, dalle parlamentari del M5s al caso De Benedetti con annessa critica a Matteo Renzi: “Non siamo una navicella per il Parlamento”.
Tempo di primarie in casa M5s, dove Luigi Di Maio è intervenuto per difendere l’ormai noto modus operandi adottato dal movimento pentastellato per selezionare i candidati per il Parlamento.
“Sistema di voto in tilt? Non è vero! Ogni volta che facciamo le parlamentarie leggo sui giornali di caos ma non leggo mai delle tessere comprate dai partiti – ha puntualizzato Di Maio ai microfoni di Radio 24. Noi stiamo facendo una selezione ferrea c’erano persone che non avevano i requisiti e li abbiamo scartati perché noi non siamo una navicella per andare in Parlamento. Per il M5s ci si può candidare solo dove si è residenti, quindi chi vuole venire a sfidarmi può venire nel collegio Di Pomigliano D’Arco dove correrò “.
Poi la stoccata a Renzi
Di Maio ha poi attaccato Renzi facendo riferimento alle critiche ricevute dal M5s da De Benedetti: “L’attacco di De Benedetti io lo metto nel curriculum. Un imprenditore che si è arricchito grazie ad una telefonata con Renzi si permette di dire che il M5s rovina l’Italia. In altri paesi un caso come questo avrebbe provocato l’uscita di scena del candidato premier”.
“Qui in Italia si parla di più di un albero di Natale che di un episodio gravissimo come questo – ha proseguito Di Maio. L’Italia è l’ultimo paese in Europa nella classifica sulla trasparenza. Se non creiamo norme sul conflitto di interesse e sulla trasparenza non ne usciremo mai perché questi casi di interferenza determinano la scrittura di pessime leggi come è il caso del codice degli appalti“.