DiaSorin, fusione con l'americana Luminex del valore di 1,8 miliardi
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Diagnostica, DiaSorin acquista l’americana Luminex

DiaSorin

DiaSorin, azienda italiana della diagnostica, ha comunicato di aver raggiunto l’accordo per la fusione con Luminex (Usa). Il valore è di 1,8 miliardi.

Fusione importante nel mondo della diagnostica. L’italiana DiaSorin ha infatti comunicato di aver sottoscritto un accordo di fusione per l’acquisizione dell’azienda americana Luminex Corporation per un prezzo in contanti pari a 37 dollari per azione, pari ad un equity value e ad un enterprise value di circa 1,8 miliardi di dollari. Il prezzo per azione è maggiore di oltre un quinto rispetto a quello del 24 febbraio scorso, giorno in cui sono trapelate le prime indiscrezioni sull’operazione.

Bonus 2024: tutte le agevolazioni

https://www.youtube.com/watch?v=OE9gS-LqidQ&ab_channel=trmh24

Quotazione e valore

Il consiglio d’amministrazione di DiaSorin ha approvato all’unanimità l’acquisizione di Luminex, azienda quotata al Nasqaq. In seguito all’acquisizione, il fatturato consolidato su base combined per il 2020 sarebbe di circa 1,25 miliardi di euro, l’adjusted Ebitda di circa 472 milioni e la posizione finanziaria netta positiva per circa 335 milioni.

Le parole del ceo di DiaSorin

Il ceo del gruppo di Saluggia, Carlo Rosa, ha dichiarato: “Siamo entusiasti per questa operazione che riteniamo crei valore per i nostri azionisti e rappresenti un’opportunità eccezionale per la nostra crescita futura, posizionando DiaSorin e Luminex come una combinazione unica di specialisti della diagnostica“.

La storia dell’azienda

Fu fondata nel 1968, quando su iniziativa di Fiat e Montecatini, in provincia di Vercelli nacque la “Sorin Biomedica”. Grazie a tecnici formatisi negli Stati Uniti, l’azienda si specializza nello sviluppo delle apparecchiature biomedicali dedicate al business della diagnostica in vitro.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 12 Aprile 2021 7:48

Nasce il gruppo Ubi-Intesa San Paolo, cosa cambia per i clienti

nl pixel