Questo il titolo della versione italiana del libro, edito da Guanda, della scrittrice Victoria Amelina.
Scrittrice e investigatrice dei crimini di guerra ucraina, Victoria Amelina è stata uccisa da un missile russo insieme ad altre 12 persone, nella strage di civili alla pizzeria Ria di Kramatorsk.
A lei, il Parlamento Europeo di Strasburgo ha intitolato, il 19 marzo scorso, una sala di lettura della biblioteca. La proposta avanzata dalla vicepresidente del Parlamento Europeo, Pina Picierno e approvata all’unanimità, è stata sostenuta fortemente dalla Presidente Roberta Metsola.
Il giorno dell’inaugurazione, Picierno ha citato Albus Silente, uno dei protagonisti dei romanzi di Harry Potter, ripetutamente citati anche da Victoria nei suoi libri: “sono le nostre scelte che mostrano chi siamo veramente”. Victoria Amelina lo ha dimostrato.
Chi è Victoria Amelina
Nata nel 1986, è stata una scrittrice, saggista, poetessa ucraina, attivista per i diritti umani, le cui opere sono tradotte in molte lingue. Vincitrice di numerosi premi, nel 2024 le è stato assegnato postumo il Prix Voltaire Special Award.
Il 17 febbraio 2022, si legge nell’abstract del libro, Victoria era in partenza per una breve vacanza in Egitto con il figlio: la situazione in Ucraina era precaria, tutto il mondo ipotizzava un’invasione da parte della Russia ma nulla era certo. Per Victoria era un bel momento, ricco di soddisfazioni professionali e personali.
Il 24 febbraio però la Russia dà il via all’invasione e la vita di Victoria cambia all’improvviso: come altri colleghi scrittori si trasforma in investigatrice e reporter, dando voce a donne straordinarie che si uniscono alla resistenza, avvocate, premi Nobel, libraie.
Nella prefazione alle storie che racconta, Victoria si domanda: «Cos’è la giustizia? Chi siamo disposti a perdonare e chi no? Come convivere con la consapevolezza che i responsabili dei crimini più terribili possono rimanere impuniti? In che modo possiamo cambiare questa situazione? Quali armi abbiamo a disposizione per riportare la giustizia in questi tempi bui? La tastiera del computer? La fotocamera? Il diritto internazionale? La forza di un racconto oppure un obice M777? Per chi aspira a una giustizia reale, nessuna scelta è semplice, e per molti di noi l’esito della battaglia è ancora sconosciuto».
La tragica morte
La sera del 23 giugno 2023, mentre è a cena a Kramatorsk con altri giornalisti, un missile russo centra il locale colpendo Victoria alla testa. Morirà otto giorni dopo: Aveva 37 anni.

Per aprile 2025 era previsto l’avvio del Tribunale speciale per il crimine di aggressione. Victoria ne aveva parlato nell’intervista a Philippe Sands, avvocato di fama internazionale per i diritti umani. La conversazione era stata registrata a Lviv, città natale di Victoria nell’ottobre 2022 ed è stata inserita integralmente nel libro su richiesta della scrittrice.
Victoria sosteneva appassionatamente la necessità di istituire un tribunale speciale, mentre Sands, con la sua esperienza nel diritto internazionale, era dubbioso che i leader russi sarebbero mai stati processati. Tuttavia, prima dell’arrivo di Trump alla Casa Bianca, il Tribunale era stato creato. Alla presentazione del libro di Victoria a Londra, Sands ha dichiarato: «Io mi sbagliavo e lei aveva ragione».