Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ricorda Borsellino nel giorno del ventottesimo anniversario della strage di via D’Amelio.
In occasione del ventottesimo anniversario dell’uccisione di Borsellino e della sua scorta, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha voluto ricordare il sacrificio del Giudice e dei suoi Angeli.
La dichiarazione del Presidente Mattarella nel ventottesimo anniversario dell’uccisione del giudice Borsellino
Nella prima parte della sua dichiarazione, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha voluto ricordare la strage di via D’Amelio.
“Il 19 luglio del 1992 una terribile esplosione in via D’Amelio a Palermo spezzava la vita di Paolo Borsellino e di cinque agenti della sua scorta, Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. Desidero ricordarli, rinnovando vicinanza e partecipazione al lutto inestinguibile delle loro famiglie.
A distanza di tanti anni non si attenuano il dolore, lo sdegno e l’angoscia per quell’efferato attentato contro un magistrato simbolo dell’impegno contro la mafia, che condivise con l’amico inseparabile Giovanni Falcone ideali, obiettivi e metodi investigativi di grande successo”.
L’esempio di Borsellino: “Chi muore per la legalità non muore invano”
Nella seconda parte del suo messaggio il Presidente della Repubblica ha parlato di Borsellino come esempio per i giovani e per i magistrati. Quello alla magistratura, alla luce dei recenti scandali, è un riferimento altamente simbolico e significativo.
“Borsellino rappresentava, con la sua personalità e i suoi comportamenti, tutto ciò che la mafia e i suoi accoliti detestano e temono di più: coraggio, determinazione, incorruttibilità, senso dello Stato, conoscenza dei fenomeni criminali, competenza professionale.
Accrescevano la sua fama di magistrato esemplare la semplicità e la capacità di fare squadra, lontano da personalismi e desideri di protagonismo. Vi si aggiungeva la ferma volontà di andare avanti, di non arrendersi anche di fronte a rischi, ad attacchi, a incomprensioni e ostilità.
La limpida figura del giudice Borsellino – che affermava, che chi muore per la legalità, la giustizia, la liberazione dal giogo della criminalità, non muore invano – continuerà a indicare ai magistrati, ai cittadini, ai giovani la via del coraggio, dell’intransigenza morale, della fedeltà autentica ai valori della Repubblica“.
Di seguito il testo integrale della dichiarazione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel ventottesimo anniversario della morte di Borsellino.