Dichiarazione Zelensky “non possiamo entrare nella Nato”

Dichiarazione Zelensky “non possiamo entrare nella Nato”

“Non entreremo nella Nato, va ammesso“. Queste le parole del presidente ucraino Zelensky in occasione del video collegamento online alla Joint Expeditionary Force di Londra.

Durante il discorso tenuto in video conferenza con il premier britannico Boris Johnson e diversi altri leader dei Paesi facenti parte la UK Joint Expeditionary Force di Londra il presidente ucraino Zelensky ammette che lo stato ucraino non potrà fare parte dell’Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico NATO. Il presidente ucraino dichiara come questa sia la realtà dei fatti. E di come queste presunte porte aperte verso la NATO siano state sempre seguite dalle parole non potete entrare.

Durante il video collegamento è stato poi richiesto dal presidente ucraino Zelensky di riconoscere lo stato della Russia quale stato canaglia e quindi di imporre un embargo commerciale totale per poter instaurare di nuovo la pace così come in Europa così in Ucraina. Riscontrando che le sanzioni finora imposte allo stato russo non sembrano finora essere stati sufficienti ed efficace nel contrasto alla guerra tra la Russia e l’Ucraina.

Dai conflitti alla Terza Guerra Mondiale

Volodymyr Zelensky

In un altro video postato sul social di Telegram il presidente ucraino Zelensky ha parlato del timore che hanno alcuni Paesi facenti parte della NATO. Quello di poter con le proprie azioni portare l’intero globo ad una situazione di Terza Guerra Mondiale. L’idea che il presidente russo possa invece avanzare e trovarsi ai confini europei sembra un timore per ora poco riscontrato tra i Paesi della NATO. Oggi però è di fondamentale importanza guardare al presente e non solamente a un possibile o meno futuro.

Al momento per contrastare la guerra che continua incessante nello stato ucraino non servono unicamente delle garanzie a lungo termine. Ma sono necessarie delle azioni, degli aiuti concreti. Mentre l’Ucraina è colpita da bombardamenti, carri armati e missili, è di fondamentale importanza almeno sostenere chi combatte con la propria vita quest’aggressione.