Il premier Conte in Cina ha incontrato Al-Sisi per parlare della morte di Regeni: “Nessun passo concreto fatto”.
PECHINO (CINA) – Il viaggio in Cina per il premier Conte continua. Dopo aver incontrato Vladimir Putin, il presidente del Consiglio ha avuto un summit anche con il leader egiziano, Al Sisi, per fare il punto sulle indagini sulla morte di Giulio Regeni.
Al termine di questo seconda giornata il leader italiano ha tenuto la consueta conferenza stampa: “C’è insoddisfazione – ha precisato il premier Conte – perché finora non c’è stato nessun passo in avanti concreto che ci lasci intravedere un accertamento dei fatti concreto. Il nostro Paese non può avere pace fino a quando non si arriverà alla verità e non verrà mai meno a questo impegno: arrivare ad una verità giudiziaria che abbia riscontri oggettivi e inoppugnabili“.
Di seguito il video con le dichiarazioni del premier Conte dalla Cina
Caso Regeni, la lettera dei genitori di Giulio al presidente Conte
La seconda giornata del premier Conte in Cina si era aperta con la lettera che i genitori di Giulio Regeni hanno voluto inviare al presidente del Consiglio propio in vista dell’incontro con Al Sisi.
“Sono passati – si legge nella missiva riportata da La Repubblica – più di tre anni e insieme a tantissimi cittadini di tutto il mondo attendiamo di sapere i nomi dei soggetti coinvolti nell’omicidio di Giulio e di vederli assicurati alla giustizia italiana. Le chiediamo di essere determinato e incisivo con il presidente italiano e di andare oltre ai consueto proclami e promesse“.
“Senza questa risposta – ribadiscono i genitori di Giulio – la dignità del nostro Paese e delle istituzioni che Lei rappresenta risulterebbe irrimediabilmente mortificata. Lei si è proposto come avvocato difensore del popolo italiano, Le chiediamo, quindi, di non dimenticare l’aspetto etico oltre che quello giuridico. Giulio, come cittadino ha diritto ad essere difeso e a trovare giustizia, come non è stato difeso e non ha avuto giustizia da vivo“.