Quirinale, Conte risponde a Salvini: “Non si può procedere con questi strappi, candidare così la Casellati è una prova di forza”.
Al termine della conferenza stampa del leader della Lega, Matteo Salvini, Giuseppe Conte ha commentato la candidatura della Casellati parlando di un cortocircuito istituzionale per i modi con i quali il Centrodestra ha deciso di candidare la seconda carica dello Stato.
Conte ribadisce il no alla Casellati: “Non partecipiamo a queste prove di forza e a queste conte sulle spalle delle cariche istituzionali”
Giuseppe Conte ha ribadito, chiaro e perentorio, il no alla candidatura della Casellati come come proposta dal Centrodestra, che secondo il leader del Movimento 5 Stelle avrebbe imposto la presidente del Senato, lanciata nella mischia senza un accordo con i leader dell’area di Centrosinistra.
“Candidare la seconda carica dello Stato senza un confronto è un cortocircuito istituzionale. Abbiamo rinunciato a fare una contro-lista per favorire il dialogo. Sono tre giorni che inseguiamo i leader di Centrodestra per arrivare ad individuare un candidato condiviso. Noi non partecipiamo a questi atti di forza e a queste conte alle spalle delle cariche istituzionali. Per questo motivo abbiamo deciso di astenerci. Sono tre giorni che stiamo lavorando anche per definire un metodo che è difficile da definire”.
“Invitiamo il Centrodestra a fare un esame di coscienza”
Conte ha poi fatto riferimento alla presunta frattura nella coalizione di Centrodestra leggendo la candidatura della Casellati come una prova di forza di Giorgia Meloni, leader di FdI, che avrebbe messo alle strette anche il leader della Lega, Matteo Salvini.
“Il candidato deve essere super partes. Non si può procedere con questi strappi. Continueremo a lavorare. Invitiamo il Centrodestra a fare un esame di coscienza. Noi non ci sottraiamo a nessun confronto. Ma è evidente che non esiste che riceviamo una convocazione a pochi minuti dall’inizio della votazione“.