Manovra, la Francia avverte l’Italia: “Decisioni prese senza alcuna considerazione per i partner non porteranno da nessuna parte”.
Prosegue il botta e risposta tra i paesi membri dell’Unione europea e l’Italia. Al centro delle polemiche resta la manovra economica varata da Lega e Movimento Cinque Stelle.
Il ministro dell’Economia francese sulla manovra: no a iniziative che indeboliscono la zona euro
Il nuovo attacco arriva dalla Francia, con il ministro dell’Economia Bruno Le Maire che, intervenuto ai microfoni di Radio Classique, ha invitato i paesi dell’Ue a non prendere iniziative che possano mettere a repentaglio la stabilità della stessa Unione europea.
“Tutte le decisioni che vengono prese a Berlino, Roma, Parigi o Bruxelles hanno un’incidenza su di noi, gli altri Paesi della zona euro. Il ripiegamento su se stessi – ha proseguito Le Maire come riportato dall’ANSA -, decisioni prese senza alcuna considerazione per i partner non porteranno assolutamente da nessuna parte, non faranno che indebolire la zona euro“.
“Valutare la manovra italiana spetta alla Commissione europea, è lei responsabile. L’unica cosa che posso dire è che siamo diciannove Paesi, siamo tutti sulla stessa barca, siamo all’interno di un’unione monetaria, abbiamo scelto la stessa moneta e nessuno può considerare che la sua sorte non abbia un impatto su quella degli altri“.
Pd, Maurizio Martina: “La manovra è anche una sberla alle imprese e a chi crea lavoro”
Alla schiera dei critici si unisce anche il Pd, che con Maurizio Martina ha voluto sottolineare il proprio dissenso sui termini e le possibili conseguenze della manovra economica: “La manovra è anche una sberla alle imprese e a chi crea lavoro: tagliati gli incentivi di Impresa 4.0, stop ACE e IRI. Risultato: 2 miliardi di tasse in più #ladridifuturo“.
La manovra è anche una sberla alle imprese e a chi crea lavoro: tagliati gli incentivi di Impresa 4.0, stop ACE e IRI. Risultato: 2 miliardi di tasse in più #ladridifuturo
— Maurizio Martina (@maumartina) 17 ottobre 2018
Sempre dal suo profilo Twitter, Maurizio Martina ha puntato il dito contro il condono, sottolineando come la decisione rappresenti un tradimento del Movimento Cinque Stelle al suo elettorato.
“ Il Movimento 5 Stelle ha tradito i suoi valori. Un elettorato sensibile ai diritti non può che respingere il vergognoso condono fiscale voluto da questo Governo e la vicenda vergognosa di Lodi”.
