Legittima difesa, le dichiarazioni di Matteo Salvini: approvazione a febbraio
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Direttore: Alessandro Plateroti

Legittima difesa, Salvini: fare il rapinatore sarà più difficile e rischioso

Il ministro dell’Interno e vicepremier Matteo Salvini ha annunciato che la Legittima difesa sarà approvata dal Parlamento entro il mese di febbraio.

Archiviato per il momento il capitolo “Decretone“, almeno in attesa della prossima discussione in Aula, il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini è tornato a parlare del decreto sulla Legittima Difesa annunciando quando dovrebbe essere approvato dal Parlamento finendo quindi il suo iter burocratico.

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Matteo Salvini assicura, Legittima Difesa approvata dal Parlamento entro il mese di febbraio

Con un consueto video pubblicato sulla propria pagina Facebook, il ministro dell’Interno Matteo Salvini, dopo i festeggiamenti per l’accordo raggiunto con il Movimento Cinque Stelle per Quota Cento e Reddito di Cittadinanza, ha parlato dell’iter della Legittima Difesa assicurando che il testo sarà approvato dal Parlamento entro il mese di febbraio.

Matteo Salvini
Fonte foto: https://www.facebook.com/giuseppe.tosello

Legittima difesa, Matteo Salvini assicura: il mestiere del rapinatore sarà un po’ più difficile e rischioso

In molti mi state chiedendo quando il parlamento approverà la legge sulla legittima difesa, dopo anni di chiacchiere: entro febbraio – ha dichiarato Salvini nel video in diretta sulla propria pagina Facebook. L’obiettivo è che il sacrosanto diritto alla legittima difesa dei cittadini per bene, dei commercianti, degli imprenditori, degli agricoltori per bene sarà riconosciuto dalla legge italiana entro il mese di febbraio. Il mestiere del rapinatore sarà un po’ più difficile e rischioso“.

Proseguono le polemiche sulla Legittima difesa

Ma sul testo della Legittima difesa infuriano ancora le polemiche. Il mondo della magistratura continua a definire il provvedimento pericoloso e anche il mondo della politica ha espresso le proprie perplessità sul caso.

Tra i critici anche diversi esponenti del Movimento Cinque Stelle. Il timore è che sulla questione possa aprirsi una nuova frattura all’interno della maggioranza di governo, già divisa sulla Tav e sulla gestione dei migranti, tanto per citare due casi recenti che hanno portato a una contesa tra la Lega e il Movimento Cinque Stelle.

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ultimo aggiornamento: 18 Gennaio 2019 12:38

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